Alunni fino a sei anni accompagnati da un solo genitore

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da Corriere della sera

Valentina Santarpia

oma Saranno le mini-classi stabili il vero nodo cruciale della riapertura degli asili nido e delle scuole materne. Lo stabiliscono le linee guida, che hanno avuto il via libera definitivo dalla Conferenza unificata. «Si tratta di un altro tassello importante in vista della ripresa di settembre», commenta la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Le indicazioni sono quelle già date, in via preliminare, durante la conferenza stampa del 26 giugno, e poi confermate nel documento diffuso nei giorni scorsi.

Niente mascherina per i bambini da 0 a 6 anni, mentre il personale che li accudisce dovrà dotarsene, e potrebbe anche usare visiere protettive per i momenti in cui non è possibile mantenere le distanze, come il cambio del pannolino. Ma il vero punto distintivo è la necessità, ribadita in più momenti delle regole di indirizzo, di «garantire la stabilità dei gruppi/sezioni e la loro continuità di relazione con le figure adulte»: anche gli spazi non dovranno essere usati in maniera «promiscua», ma sempre rispettando il principio che ogni ambiente ospita uno stesso gruppo di bambini.

La distinzione in gruppi va mantenuta per le attività, per l’ingresso/uscita, i pasti, il riposino. Da evitare l’«intersezione» tra gruppi diversi, e anche il materiale ludico didattico, «oggetti e giocattoli frequentemente puliti», saranno assegnati «in maniera esclusiva a specifici gruppi/sezioni». In pratica, all’asilo bisognerà evitare di «compromettere la qualità dell’esperienza educativa» ma si dovrà evitare di mescolare e scambiare. Non viene prevista la misurazione della temperatura corporea, come per il resto delle scuole, ma chi ha sintomi respiratori o febbre deve rimanere a casa. Sia l’utilizzo degli spazi dedicati ai pasti che quello dei bagni deve evitare affollamenti. Particolare attenzione va data alla «pulizia approfondita della biancheria e degli spazi e a una corretta e costante areazione» dei locali, mentre l’igiene personale deve diventare parte integrante della routine dei bambini: anche giocando, dovranno imparare a evitare di toccare occhi, nasso e bocca con le mani, e a starnutire all’interno del gomito o di un fazzoletto.

Un solo genitore, munito di mascherina, potrà accompagnare a scuola i piccoli. Per la capienza massima delle strutture, si rimanda alla normativa regionale e alle norme tecniche per l’edilizia scolastica perché non viene richiesto, come nelle scuole dalla primaria in su, il metro di distanziamento tra studenti. Il motivo lo spiega lo stesso documento: «La corporeità, la socialità, la relazione, l’esplorazione e il movimento sono aspetti irrinunciabili dell’esperienza di vita e di crescita fino a sei anni».

E uno sguardo attento viene dato anche alle mamme e ai papà, stremati dal lockdown: «L’organizzazione delle diverse attività deve tener conto dei bisogni dei bambini» ma «conciliandoli con le esigenze lavorative dei genitori».