Organico aggiuntivo: è scontro sindacati-ministero

da La Tecnica della Scuola

Fra Flc-Cgil e ministero è di nuovo scontro aperto.
Oggetto del contendere è la questione dell’organico d’emergenza aggiuntivo.
Nel corso di un incontro svoltosi nella giornata di martedì 18 i dirigenti del Ministero hanno spiegato che la funzione di questo organico è quella di andare incontro a situazioni di disagio per poter definire quote di adeguamento dell’organico stesso.

“Ma non può essere così – insorge la Flc – l’organico aggiuntivo definito dal DL Rilancio è, come vuole la norma, aggiuntivo rispetto alle richieste normalmente accordate di adeguamento alla situazione di fatto, perché ha come obiettivo specifico, in questo momento segnato dalla crisi pandemica e dalle difficoltà della ripresa, quello di permettere lo sdoppiamento delle classi e di garantire igienizzazione dei locali con maggiore frequenza, utilizzare più spazi, gestire più gruppi classe”.

Flc-Cgil chiede il rispetto degli impegni

“Chiediamo chiarezza e rispetto degli impegni presi dalla Ministra sull’attribuzione di risorse veramente aggiuntive per le scuole – sottolinea il sindacato di Francesco Sinopoli – diversamente significa continuare a portare avanti il gioco delle tre carte, per cui si toglie mentre si dà, anzi si toglie di più di quanto si dovrebbe dare”.

“Il Ministero – continua il sindacato – deve chiarire a tutta la comunità scolastica se è sua intenzione dare seguito ai proclami e garantire la sicurezza in occasione della ripartenza, oppure se vuole fare giochini di bilancio: abbiamo bisogno di docenti per diminuire il numero degli alunni nelle classi, abbiamo bisogno di collaboratori scolastici per gestire nuovi spazi e aumentare i momenti di igienizzazione, abbiamo bisogno di più assistenti tecnici e amministrativi per garantire la funzionalità delle scuole in una situazione complessa come sarà quella di settembre”.

La Flc-Cgil chiede anche che “il Ministero metta in trasparenza gli esiti dei monitoraggi sulle richieste avanzate dalle scuole su spazi e richieste di risorse aggiuntive”.
Durante l’incontro i sindacati avrebbero chiesto chiarimenti sul tema delle GPS, ma senza molto successo.
“Ancora oggi – dice la Flc – non si sa come nominare i docenti di lingua inglese alla scuola primaria, visto che il sistema non ha consentito di indicare l’idoneità”.

Le preoccupazioni della Cisl-Scuola

Già nella giornata di lunedì 17 era intervenuta anche la segretaria della Cisl-Scuola Maddalena Gissi per mettere in evidenza la questione delle graduatorie per le supplenze: si tratta di “750.000 domande da verificare, tutt’altro che scontato che lo si riesca a fare senza problemi con così poco tempo a disposizione”.
“In un contesto del genere – afferma Gissi – i dirigenti scolastici rischiano seriamente di essere le vittime sacrificali di una gestione che si sta rivelando sempre più inadeguata rispetto alla quantità e alla complessità dei problemi da affrontare e risolvere. Abbiamo chiesto alla Ministra un incontro urgente per conoscere in modo più esauriente e approfondito i dati dei monitoraggi e le richieste delle scuole, ma non abbiamo ancora avuto alcuna risposta. Serve il massimo coinvolgimento su una partita così complessa e difficile, la ripresa delle attività scolastiche in presenza non può essere gestita come una realtà a sé stante e nel chiuso delle stanze ministeriali”.