Miozzo (Cts): ‘Dai 6 anni in su obbligo di mascherina’. Prioritario garantire distanziamento

da Tuttoscuola

“Ai ragazzi sopra i sei anni sarà chiesto di usare la mascherina. Ci saranno delle condizioni particolari, come ad esempio l’uso o non uso della mascherina per una ragazzo o una ragazza non udente, per un bambino o una bambina con delle difficoltà neurologiche o psicologiche oppure durante l’interrogazione – ha spiegato il coordinatore del comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo a SkyTg24, prima della riunione del Cts che proprio oggi, 19 agosto, ha discusso di scuola -. Ci saranno dei momenti del contesto locale e specifico che saranno di volta in volta valutati. Ovviamente non c’è la mascherina a mensa o mentre si fa ginnastica, però l’indicazione è di utilizzarla”. In ogni caso, secondo quanto riportato da Ansa, l‘obiettivo di “garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale” è stato ribadito nella riunione odierna del Cts. Il Comitato ha confermato in merito il parere espresso lo scorso 12 agosto, sottolineando che “la ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre rappresenta una priorità assoluta per il Paese”.

Il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) si è dunque espresso per un uso esteso delle mascherine a scuola. “Questa malattia ha imposto tre pilastri: il distanziamento, l’uso della mascherina e l’igiene. Sono indiscutibili e saranno validi per il mondo scolastico”, ha detto Miozzo. “L’indicazione però sarà: utilizziamo la mascherina perché è un importante strumento contro il virus”.

“E’ sicuro che ci saranno dei casi nelle scuole – ha detto ancora il coordinatore del Cts -. Se si dovesse verificare un caso non vorrà dire chiudere le scuole, vorrà dire esaminare il contesto di volta in volta e, se necessario, mettere in quarantena una classe o l’intera scuola: questo sarà discusso di volta in volta con le autorità sanitarie locali”. Si attende ora la fine della riunione per capire se ci saranno nuove indicazioni.

Il Cts tranquillizza i presidi. “Le preoccupazioni dei dirigenti scolastici per eventuali responsabilità non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla Legge 40 del 5 giugno 2020″, afferma il Comitato tecnico-scientifico, al termine della riunione di oggi. “Ad essi e a tutto il personale scolastico, docente e non – aggiunge il Cts – va anticipatamente il ringraziamento per quanto faranno con la consueta passione e professionalità per la ripresa della scuola”.

Nella riunione di oggi del Cts inoltre “è stato riconosciuto il grande lavoro già fatto, in un’ottica di prevenzione, sulla logistica infrastrutturale, nonostante le note problematiche di edilizia scolastica presenti in determinate realtà territoriali frutto di anni di scarsa attenzione al settore dell’istruzione. Tutti gli interlocutori coinvolti stanno mettendo le loro competenze al servizio di questo obiettivo, lavorando per l’identificazione di spazi che possano utilmente complementare quelli esistenti, per l’acquisizione dei banchi (che arriveranno a partire dall’8 settembre e la cui distribuzione sarà completata nel mese di ottobre sull’intero territorio nazionale), per identificare percorsi che disciplinino le entrate e le uscite degli studenti, nonché i movimenti all’interno degli istituti, in maniera da evitare assembramenti”. Così il Comitato tecnico-scientifico, che aggiunge: “Si è lavorato per un attivo coinvolgimento sia dei pediatri di libera scelta che dei medici di medicina generale, i quali saranno chiamati assieme ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie locali a garantire ottimale supporto alle scuole e gestione, secondo le normative vigenti, dei soggetti infettati da Sars-CoV-2 e dei loro contatti”.