Al via i test sierologici, ma i medici di famiglia protestano

da Il Sole 24 Ore

di Redazione scuola

Da oggi docenti, Ata e personale scolastico potranno fare in tutte le Regioni i test sierologici, partiti nei giorni scorsi nel Lazio e in Toscana. A disposizione ci sono circa 2 milioni di test e i prelievi, che restano volontari per chi voglia sottoporvisi, dovranno concludersi 7 giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico. In caso di positività, al massimo entro 48 ore andrà effettuato il tampone.

Il no dei medici di famiglie
Alcuni sindacati dei medici di famiglia in questi giorni hanno chiesto spazi appositi in cui poter fare questi test. Francesco Esposito, segretario generale Fismu, sottolinea oggi come in «parecchie regioni sulla base di un accordo sindacale, poi ritrattato da alcuni firmatari, si stanno inviando ordinanze che, di fatto, obbligano i medici di medicina generale ad effettuare i test sierologici per il personale scolastico. Un serio errore e un pasticcio. Innanzitutto – spiega – non si riesce a capire se l’adesione è davvero “volontaria”. Da più parti, poi si stanno sollevando dubbi sulla fattibilità dei test: dove esistono le forme associate UCCP, AFT, Case della Salute…ecc, l’esecuzione può non presentare particolari criticità, ma negli studi classici, individuali, invece le problematiche sono notevoli. È bene ricordare che nel recente passato le misure anti covid hanno, di fatto, limitato l’accesso negli ambulatori con regole rigide».