«Possibili non più di 15 ragazzi ad aula»

da Il Sole 24 Ore

di Claudio Tucci

«Nel mio istituto ho 1.320 studenti, 50 classi, 41 aule. Con le regole sul distanziamento non riuscirò a tenere più di 15 ragazzi ad aula. Per questo, ho chiesto subito 1.230 banchi a rotelle, non potendo contare su ulteriori spazi rispetto a quelli della scuola. Quando arriveranno i nuovi banchi? Spero entro ottobre – ha risposto Maurizio Adamo Chiappa, preside dell’istituto tecnico «Guglielmo Marconi» di Dalmine (Bergamo), un’eccellenza nella formazione legata al mondo produttivo -. A settembre riprenderanno le lezioni. Come mi sono organizzato? Ho suddiviso le classi in quattro gruppi, A,B,C,D. Ogni settimana due gruppi verranno in presenza, gli altri due faranno didattica a distanza, anche utilizzando modalità asincrone, come i “Mooc”, o l’alternanza scuola-lavoro. E così, alternando i gruppi, si procederà nelle settimane successive. Quando mi saranno consegnati i banchi a rotelle potrò tenere in aula 25/26 studenti perché le sedute sono più piccole (rispetto ai banchi tradizionali – l’istituto Marconi è stato realizzato nel 1981). Oggi le mie classi sono quasi tutte tra i 26 e i 30 alunni».

L’inizio del nuovo anno «mi preoccupa anche dal punto di vista dell’organico – ha aggiunto Chiappa -. Ho 126 cattedre, e di queste 42 sono scoperte. Le immissioni in ruolo non hanno riguardato questi insegnamenti perché non ci sono candidati nelle graduatorie. Dovrò aspettare quindi i supplenti, ma è difficile che arrivino tutti entro il 14 settembre».

C’è poi il tema trasporti: i pullman scolastici arriveranno a scuola in due orari differenti, alle 8 e alle 10. Lo stesso accadrà in uscita, si ripartirà alle 12 e alle 14. «Gioco forza – ha spiegato Chiappa – ho dovuto rivedere le durate delle lezioni. Saranno di 40 minuti. Se chiuderanno una classe o l’intero istituto? Passeremo interamente alla didattica a distanza, noi siamo già rodati. Purtroppo, non vedo altre soluzioni all’orizzonte».