Primi banchi in arrivo, gli ultimi a novembre

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da Il Sole 24 Ore

di Giovanna Mancini

A partire da oggi, venerdì, i primi banchi monoposto previsti dal bando del commissario Arcuri saranno distribuiti nelle scuole italiane. Lo ha dichiarato mercoledì al vertice Governo-Regioni sulla riapertura degli istituti lo stesso Commissario che in un intervento al Sole 24 Ore conferma i tempi di consegna di fine ottobre.

Si aggiungeranno alle scrivanie che già da alcuni giorni stanno arrivando negli istituti scolastici, appartenenti invece ai lotti richiesti già da tempo dalle amministrazioni locali o acquistati direttamente dai presidi, in una vera e propria corsa contro il tempo che punta a garantire la sicurezza del rientro a scuola.

L’obiettivo dichiarato dal commissario è quello di consegnare in tre differenti tranche tutti i 2 milioni di banchi e le circa 400mila sedute innovative previste dal bando indetto lo scorso luglio: una prima tranche entro l’8 settembre, una seconda ai primi di ottobre e l’ultima entro il 31 ottobre. Non tutti però sono convinti della possibilità di rispettare questi termini, a quanto risulta al Sole 24 Ore, che ha raccolto molte testimonianze nel mondo dell’industria, dei sindacati e della scuola. Le difficoltà non sono infatti solo di tipo produttivo, ma legate anche ai servizi di logistica, consegna e montaggio dei pezzi.

È dunque probabile che una parte minoritaria arriverà a destinazione nel mese di novembre, osserva anche Luca Trippetti, responsabile di Assufficio-FederlegnoArredo, l’associazione che rappresenta i produttori degli arredi scolastici e che dopo la pubblicazione del bando, a luglio, aveva sollevato alcuni dubbi sulla possibilità della filiera di rispondere ai quantitativi richiesti nei tempi previsti, inizialmente erano più stretti (con consegna entro il 31 agosto e poi l’8 settembre). Le maglie sono state poi allargate, e inoltre il lavoro sarà suddiviso tra 11 diverse realtà, ma resta il fatto che si tratta di un quantitativo molto grande in un periodo limitato. «Le aziende stanno facendo e faranno il possibile – dice Trippetti –, ma è una sfida davvero impegnativa».

In ogni caso, la macchina operativa si è messa in moto, grazie all’impegno di una filiera industriale che ha reagito con rapidità alla richiesta del governo, che inizialmente appariva impossibile, spesso avviando o comunque organizzando la produzione prima ancora di firmare il contratto con il Commissario, come nel caso dell’associazione temporanea di imprese (Ati) guidata da Mobilferro, che ha sottoscritto l’accordo martedì, ma già oggi ha pronta una parte dei banchi e delle sedie richieste, pronte per la consegna entro la settimana. «Se molte scuole riusciranno ad avere i banchi e le sedute per l’inizio dell’anno scolastico, o comunque a poche settimane dal suo avvio, lo si deve soprattutto alla capacità organizzativa delle imprese – osserva Trippetti – che hanno fatto e stanno facendo più di quanto sarebbero in grado di fare, assumendosi il rischio anche finanziario di avviare il lavoro prima ancora di firmare i contratti, con grande senso di responsabilità nei confronti di una questione importante come la riapertura delle scuole».

Oltre all’Ati – di cui fanno parte sette aziende associate a FederlegnoArredo e che in tutto forniranno 500mila banchi monoposto e 125mila sedute – è nota al momento l’identità di altre due aziende vincitrici del bando: la veneta Quadrifoglio, incaricata della produzione di banchi monoposto, e la vicentina Estel che, insieme a Omp, produrrà alcune decine di migliaia di sedute innovative, quelle con le rotelle. Non si sa invece chi siano gli altri otto vincitori, i cui nomi saranno pubblicati, come ha spiegato l’ufficio del Commissario Arcuri, nei tempi previsti dalla legge, a 30 giorni dall’aggiuducazione. È noto però che nel complesso si tratta di sette aziende italiane (una delle quali è un’aggregazione di imprese, l’Ati di cui sopra) e quattro europee.

I banchi e le sedute, ha spiegato il commissario, saranno distribuiti seguendo un criterio che tenga conto dell’andamento del contagio e dando precedenza alla scuola primaria. Ufficialmente non è stato comunicato dove sono diretti e quanti siano i primi pezzi in arrivo, anche se da fonti sindacali risulta che venerdì è prevista la consegna in alcune scuole di Brescia, Bergamo e alcune province del Veneto. L’Associazione nazionale dei presidi (Anp) ha chiesto più volte al Commissario di poter avere una mappatura delle consegne, come spiega il presidente, Antonello Giannelli: «Non escludo che i singoli dirigenti scolastici possano essere di volta in volta contattati, ma credo sia importante avere il quadro completo a livello nazionale. Confidiamo che arrivi a breve, così come l’elenco delle aziende che hanno vinto la gara d’appalto».

I banchi monoposto sono un elemento importante per garantire il distanziamento nelle aule e dunque in funzione anti-Covid, spiega Giannelli: la garanzia del loro arrivo è importante per poter organizzare la didattica e capire gli spazi di cui c’è bisogno. Per questo alcune amministrazioni locali e in alcuni casi anche gli stessi dirigenti scolastici si erano mossi da tempo per ordinare i materiali necessari alla ripartenza: banchi monoposto in sostituzione di quelli biposto (in uso tradizionalmente nelle regioni del Sud) e banchi monoposto di dimensioni ridotte al posto delle scrivanie tradizionali, soprattutto al Nord Italia.