Con il rientro a scuola vanno garantiti i diritti dei disabili. La posizione dei docenti di sostegno

da La Tecnica della Scuola

Al di là della situazione contingente, il CIIS solleva però anche altri problemi.

Le norme emanate in questi ultimi mesi – sostiene il Coordinamento – contribuiscono sempre più a rafforzare la delega del processo inclusivo al solo docente incaricato su posto di sostegno, legittimando, in tal senso, la deresponsabilizzazione dei docenti incaricati su posto comune o disciplinare”

Il rientro a scuola preoccupa tutti e in particolare chi si occupa dell’inclusione degli alunni.
Il CIIS (Comitato italiano insegnanti di sostegno) interviene oggi sulla questione formulando una serie di richieste considerate assolutamente essenziali per garantire i diritti dei disabili:
– assicurare sin dal primo giorno di scuola il servizio di trasporto scolastico, in particolare per gli alunni con disabilità
– attribuire le ore di sostegno senza spezzare le cattedre, preferibilmente assegnando l’incarico a un unico docente
– evitare che il distanziamento penalizzi l’alunno con disabilità o addirittura allontanarlo dalla classe o ridurne l’orario di frequenza per motivi “sanitari”
– assegnare a ogni scuola personale numericamente sufficiente e adeguatamente formato per soddisfare le esigenze di assistenza, così come previsto dai singoli PEI

C’è poi da rilevare che “non è ancora stata attivata una mirata formazione per acquisire e/o potenziare le competenze necessarie per affrontare attività di insegnamento-apprendimento con l’uso di strumenti digitali, in presenza e a distanza”.

Un’ultima annotazione riguarda il nuovo modello di PEI, anticipato dalla ministra Azzolina nel giugno scorso; in proposito, il CIIS “teme che venga recepita l’indicazione dell’art. 7 comma 2 lettera a) in cui è previsto che il PEI sia ‘approvato’, determinando, di conseguenza, l’esclusione della famiglia dal processo decisionale riguardante il proprio figlio”.

Alla presa di posizione del Coordinamento si associa il Comitato torinese per l’integrazione scolastica che fa sapere di condividere appieno le preoccupazioni e le richieste formulate dal CIIS.
“Il Comitato – dichiara la presidente Silvia Portigliatti – dà voce anche a tante famiglie e si augura che con i prossimi provvedimenti il Ministero tenga nella dovuta considerazione la necessità che le famiglie siano coinvolte in modo non solo formale nella predisposizione del progetto educativo per l’alunno. I processi di inclusione, per essere efficaci, richiedono infatti la massima condivisione possibile”.