Curriculum dello studente al via con 5 anni di ritardo

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da Il Sole 24 Ore

di E.Bru e C.Tuc

Dopo cinque anni d’attesa, e ripensamenti in corsa, debutta ora, nel 2020-2021, il curriculum dello studente, il documento, previsto dalla Buona Scuola, da allegare al diploma di maturità, che racconta il percorso di studi svolto dal ragazzo e le competenze, formali e informali, acquisite, ai fini di un migliore orientamento, anche verso il mondo del lavoro.

Non solo quindi, mascherine, gel, banchi, supplentite; il suono della prima campanella, oggi, in gran parte d’Italia, vede il debutto anche di altre novità, non legate all’emergenza sanitaria. Un’altra, è l’educazione civica, le “famose” 33 ore “trasversali” su Costituzione, sviluppo sostenibile, cittadinanza digitale, obbligatorie nel primo e secondo ciclo, (e con un voto a sé stante). Un’altra ancora, è la nuova (e al momento doppia) modalità di valutazione alla primaria: da quest’anno, infatti, per gli alunni delle ex elementari la pagella finale dovrà contenere un «giudizio descrittivo» al posto dei numeri da 1 a 10. La valutazione intermedia, invece, no: al momento, continuerà a essere espressa con i voti in decimi, per via – lo ha ricordato, qualche giorno fa, lo stesso ministero dell’Istruzione – per una “svista” della legge, che non ha modificato per intero la riforma del governo Renzi.

Ma procediamo con ordine. Il curriculum dello studente, che non conterrà i risultati delle prove Invalsi per via di una modifica normativa fatta nei mesi scorsi, si compila online. Due terzi del documento è a cura della scuola; il restante terzo, è integrato dal singolo ragazzo. Si tratta, per gli alunni, di riportare le cosiddette «attività extrascolastiche», cioè le informazioni relative a competenze, conoscenze, abilità acquisite in ambiti informali e non formali, con particolare riferimento alle attività professionali, culturali, artistiche e di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extra scolastico. Scuola-lavoro inclusa. Ogni ragazzo, forse a inizio 2021, riceverà le credenziali per accedere alla piattaforma.

«Il curriculum dello studente documenta non solo cosa si è fatto, ma anche come – ha detto Carmela Palumbo, dg dell’Usr del Veneto -. In quest’ottica, può rappresentare uno strumento utile anche per le aziende».

Tornando all’educazione civica, in ogni scuola dovrà essere individuato un docente referente, mentre ogni consiglio di classe indicherà il coordinatore della materia, ossia colui che assegnerà il voto allo scrutinio. Perché la vera novità sta nel fatto che l’insegnamento avrà un peso in quanto entrerà di diritto nella pagella di ogni studente.

Per eliminare invece i voti alla primaria anche a metà anno, servono modifiche normative. In assenza, per il 2020-2021, i genitori troveranno la votazione numerica al primo quadrimestre e il giudizio descrittivo nella scheda di fine anno scolastico.