Le accuse dei sindacati: i concorsi non risolvono

da ItaliaOggi

Carlo Forte

«Le nostre denunce di inadeguatezza delle misure messe in campo dall’Amministrazione ricevono una chiara conferma dalla carenza di prof in aula», è il giudizio senza appello di Francesco Sinopoli, segretario Flc Cigl, in una nota diffusa a margine della conferenza stampa del 16 settembre scorso. Le proposte non sono state accolte dal governo che ha puntato sui concorsi: «Abbiamo voluto concorsi selettivi, come impone la Costituzione, diversificati, certo» ha spiegato la ministra Lucia Azzolina il 9 settembre scorso durante un suo intervento alla Camera «per dare a chi ha anni di insegnamento alle spalle il giusto riconoscimento, ma serio». È lecito chiedersi, ribatte Lena Gissi, segretaria della Cisl, «perché si pongano in dubbio le competenze professionali del docente precario solo nel momento in cui si profila una sua immissione in ruolo, dopo avere utilizzato tranquillamente per anni». «I numeri sono impietosi, abbiamo un record storico di precari, sono oltre 210 mila, il ministero non ha fatto nulla per evitarlo», ha commentato Pino Turi segretario Uil Scuola. «C’è tanta improvvisazione», lamenta Elvira Serafini, segretario Snals. Rino Di Meglio, Gilda, punta il dito anche sulle criticità che stanno emergendo per l’assunzione dei supplenti: «Le 110 mila assegnazioni che viale Trastevere afferma di aver già fatto stridono con la realtà dei fatti, da quanto ci risulta, non siamo neanche a metà del guado».