«Tornano tutti in classe. Per i trasporti punto sul car pooling»

da Il Sole 24 Ore

di Claudio Tucci

«A scuola riusciremo ad accogliere gli studenti, circa 1.200, in presenza. Le lezioni saranno di 50 minuti, e utilizzeremo la didattica a distanza per recuperare i restanti 10 minuti. Tutte e 30 le aule di cui dispongo saranno pulite giornalmente; nelle aule abbiamo installato anche plafoniere per sanificare l’aria, frutto di un innovativo progetto di un’azienda italiana leader. Nei laboratori ho qualche difficoltà in più. Ho dovuto inoltre rinunciare ad un posto di potenziamento su scienze e tecnologie meccaniche. La mia scuola è un istituto tecnico, il «Giulio Natta» di Rivoli (Torino), e c’è bisogno di queste professionalità», ha detto la preside Rita Esposito.

Un’estate tra metri e nuove idee?

Direi di sì. I banchi, per me, non sono stati un problema, potendo già disporre di sedute monoposto, 70 cm per 70 cm. Ho però chiesto 400 banchi di dimensioni inferiori: mi auguro che arrivino entro ottobre. A oggi in media ho 26 alunni per classe. Con l’università di Bolzano abbiamo aderito al progetto Eden per aiutare il distanziamento: inseriamo piante verdi fra i banchi; un modo per evitare contatti diretti tra i ragazzi e al contempo creare sensibilità alle tematiche green.

La preoccupano i trasporti?

Sì. L’agenzia per la mobilità regionale ci ha fatto sapere che non ci saranno mezzi aggiuntivi e che il servizio extraurbano non potrà essere incrementato, in attesa immagino dei nuovi fondi annunciati dal governo. Sono almeno 10 anni che il servizio non viene adeguato e i pullman sono stracarichi nelle ore di punta. Molti genitori mi stanno chiedendo entrate e uscite scaglionate. Sono circa 8/900 i ragazzi che utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere la scuola. Mi sono organizzata: ho potenziato le rastrelliere per bici e monopattini, aumentato gli spazi per i parcheggi anche di moto e motorini. E poi ho scritto ai genitori, chiedendo loro di provare a organizzare un servizio di car pooling. Le prime risposte sono positive. Un uso condiviso, e mi auguro stabile, di automobili private tra gruppi di persone penso sia importante anche per circoscrivere i contatti.

L’alternanza subirà penalizzazioni?

La scuola-lavoro è un valore, e nel mio istituto proseguirà. Ho un indirizzo in materie plastiche e legami stabili con le aziende del territorio. Anche durante il lockdown le imprese ci chiedevano studenti. È chiaro che bisognerà puntare su progetti innovativi. Quest’anno inauguro il laboratorio territoriale per l’occupabilità: il link con le aziende, per me, è la via maestra per ridurre il mismatch.