Alle scuole italiane il primato per lo lockdown più lungo

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

L’Italia è il Paese europeo che ha chiuso le scuole per più tempo durante la pandemia, insieme a Spagna e Portogallo, mentre dall’altro lato della classifica ci sono la Francia, che praticamente non ha mai chiuso completamente, Svezia e Islanda. La panoramica viene dai dati del Centro curopeo per il controllo delle malattie (Ecdc), e sono stati presentati durante una sessione della conferenza della Società Europea di Microbiologia clinica (Escmid) dedicata ai rischi dalle riaperture.

Il calendario delle chiusure
Secondo la presentazione di Jonathan Suk dell’Ecdc, le scuole italiane sono state le prime a chiudere, già agli inizi di marzo. Inoltre sono state chiuse per tutto il periodo fino alla metà di settembre, una data condivisa solo con Spagna, Portogallo e Bulgaria, che sono anche i tre paesi che hanno avuto il periodo di chiusura più lungo dopo il nostro. fra i paesi che invece hanno optato per provvedimenti molto più soft ci sono Svezia e Islanda, che non hanno proprio chiuso, la Francia, che ha attuato solo chiusure parziali, la Danimarca e la Svizzera, dove il blocco è durato rispettivamente uno e due mesi.

La stima
«Con molta probabilità le scuole, adottate le misure appropriate, non sono ambienti peggiori dal punto di vista del rischio rispetto ad altre situazioni lavorative o attività nel tempo libero con una densità simile di popolazione. Tuttavia l’infettività dei bambini asintomatici è sconosciuta. Anche se sono stati segnalati pochissimi focolai significativi nelle scuole, sono comunque avvenuti, e potrebbe essere difficile riconoscerli per la mancanza di sintomi nei bambini», queste le parole di Suk.