Libri di testo digitali, avanti sempre più adagio

print

da Tecnica della Scuola

Libri di testo digitali, avanti sempre più adagio
di Alessandro Giuliani
La commissione Industria di Palazzo Madama ha rallentato ulteriormente i tempi: nel maxiemendamento al decreto sviluppo, in un colpo solo è stata posticipata di un anno, al 2014/2015, l’adozione di “libri nella versione digitale o mista”. E pensare che il Governo Berlusconi prevedeva che già da quest’anno li avrebbero dovuti adottare tutte le classi. L’ultima parola spetta ora alla Camera.
Il destino dei libri di testo scolastici va certamente verso delle versioni sempre più digitali e meno cartacee. Solo che ciò avverrà con tempi decisamente distesi.
Nei giorni scorsi avevamo riportato la notizia sulla volontà espressa dal Governo di far approvare un emendamento al dl Sviluppo, attraverso la commissione Industria al Senato, per far adottare dal prossimo anno scolastico i libri digitali o misti solo nelle seconde classi della scuola secondaria di I grado e nella secondaria di II grado che aderiscono al piano “Scuola digitale-Classi 2.0”. Dal 2014/15 i libri ‘informatici’ avrebbero dovuto trovare spazio anche nelle le seconde classi della scuola secondaria di I grado e nelle prime classi della scuola secondaria di II grado che non aderiscono al progetto nazionale. Dal successivo, 2015/16 sarebbe toccato alle classi rimanenti.
Il provvedimento rappresentava, se approvato, già un bel passo indietro rispetto a quanto stabilito nella Legge 133 del 2008, che aveva previsto la messa a regime del passaggio progressivo al formato misto-digitale già dall’anno scolastico in corso. E anche rispetto alla prima versione del decreto sviluppo approvato un paio di mesi fa dal Governo Monti, secondo cui che introduceva le versioni “miste” già dal 2013/14 in tutte le scuole superiori. E nel successivo nella primaria e nella secondaria di primo grado.
Ora, però, la commissione Industria di Palazzo Madama ha rallentato ulteriormente i tempi. Nel maxiemendamento al decreto sviluppo passato, con la fiducia, il 6 dicembre al Senato, in un colpo solo è stata infatti posticipata di un anno, al 2014/2015, l’adozione di “libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato digitale o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto”. E, tra l’altro, solo nelle prime classe o in quelle che devono iniziare delle materie nuove. Quindi solo nelle prime e quarte classi della primaria, nelle prime classi delle medie, nelle prime e terze delle superiori. Per avere un’introduzione completa delle versioni digitali bisognerà aspettare l’a.s. 2016/17. Ora il testo passa alla Camera.
Ci dobbiamo aspettare ulteriori slittamenti? Probabilmente no. Ci sono ancora diversi anni per approvarli…