Verso la riforma del percorso per diventare insegnanti di sostegno. Le prime anticipazioni della ministra Azzolina

da OrizzonteScuola

Di redazione

Nei giorni in cui si svolgono le selezioni per l’accesso al corso di specializzazione per le attività di sostegno riferito all’anno accademico 2019/20, il Ministro Azzolina comincia a parlare di un nuovo percorso per la formazione dei docenti.

In una intervista a La Stampa il Ministro anticipa “dovremo affrontare il tema delle assunzioni, perché ne servono migliaia, ma devono anche essere specializzati. Ecco perché con il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, stiamo lavorando a un raccordo fra le scuole e le università che preparano il corpo docente. Sarà un percorso lungo, sono sincera”.

Si consideri che secondo i dati ufficiali forniti dal Ministero ai sindacati su 21.453 posti vacanti per il sostegno, sono state effettuate solo 1.657 assunzioni.

Sono ai nastri di partenza i 3 concorsi (straordinario per il ruolo, ordinario infanzia e primaria, ordinario secondaria) dai quali si spera di poter effettuare un buon numero di assunzioni dal 2021/22, ma il discorso è strutturale.

E per questo, anticipa il Ministro, va pensato con il Ministro dell’Università Gaetano Manfredi e dovrebbe basarsi su un raccordo fra scuole e Università.

Non si tratta di una riforma che partirà domani, nel frattempo le scuole fanno i conti con migliaia di posti in deroga, con supplenze da GPS, spesso una formazione sul campo per chi arriva a questo incarico da graduatorie incrociate o da mad.