Telefono Azzurro, al via il progetto di formazione «Cittadinanza digitale: più consapevoli, più sicuri, più liberi»

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Si è tenuto ieri, con i saluti in video della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e l’intervento da remoto della ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano,il lancio di “Cittadinanza Digitale: più consapevoli, più sicuri, più liberi”, un progetto formativo rivolto a grandi e piccoli, realizzato da Telefono Azzurro con il supporto di Google.org.

La Digital Transformation è, infatti, una grande opportunità ma richiede, anche e soprattutto per i più giovani, consapevolezza nell’utilizzo dei mezzi e nella gestione di relazioni che si intrecciano tra la quotidianità fuori dalla rete e quella di internet, creando una dimensione nuova cosiddetta “onlife”. Le insidie ci sono e gli adulti le temono, per questo spesso, come reazione, limitano l’utilizzo della tecnologia che in realtà offre possibilità di apprendimento utili e formative anche per i più giovani.

Una ricerca di Doxa Kids & Telefono Azzurro (2020) dimostra che il 21% dei genitori teme che i propri figli incontrino su internet contenuti che esaltano l’anoressia, l’autolesionismo e il suicidio; il 18%, invece, che siano esposti a contenuti pornografici. Gli insegnanti, per il 47%, hanno paura che i più giovani siano esposti al cyberbullismo, mentre, per il 40%, che possano essere adescati da adulti. Come contribuire alla formazione di “giovani cittadini digitali consapevoli”? Questo è l’interrogativo su cui si sono confrontati i partecipanti all’incontro.

«Proteggere le nostre ragazze e i nostri ragazzi significa guardare al futuro, ed è quello che fa la collaborazione Ministero-Telefono Azzurro, che rinnoviamo oggi con orgoglio. Un Protocollo che verte su temi di stretta attualità e ci vedrà impegnati, tutti insieme, per contrastare il cyberbullismo e lavorare sulla media education, uno dei tre punti cardine che abbiamo messo al centro delle Linee guida sull’Educazione civica diramate alle scuole” ha dichiarato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina e in merito al delicato periodo che stiamo vivendo, ha inoltre ricordato: «Approfitto di questa sede per mandare a quante più persone possibile questo messaggio: rispettate le regole. Ne va della salute di tutti. Ed è un modo per proteggere anche i nostri giovani, il loro diritto allo studio».

«Dobbiamo interrogarci su come tutte le istituzioni, le associazioni e la società civile possano aiutare al meglio tutti i bambini e i ragazzi ad accedere alle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, riducendo al minimo i rischi. Sarebbe facile – ha affermato la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano – utilizzare strategie restrittive e di limitazione all’uso delle tecnologie. Ma credo che questa non sia la soluzione ottimale poiché può andare a scapito delle opportunità che il digitale offre. E’ necessario aumentare la consapevolezza dei bambini sui rischi della rete e sviluppare la loro capacità di identificare le minacce alla sicurezza e alla privacy. Questo può avvenire anche praticando attività digitali in maniera condivisa, nelle quali i bambini che cominciano ad usare la rete non siano lasciati da soli ma siano accompagnati da insegnanti, genitori o tutor. In questo modo si favorisce un ambiente sicuro che indirizza i bambini nel corretto apprendimento delle opportunità e dei pericoli che le tecnologie digitali comportano».

«Con il lancio di Cittadinanza Digitale, si pone come obiettivo quello di riportare al centro del dibattito pubblico il benessere di bambini e adolescenti a partire dalla scuola e dal web, due dimensioni sempre più connesse tra loro» ha commentato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.

In occasione dell’evento, la ministra Azzolina ha firmato il protocollo di intesa tra il Istruzione e Telefono Azzurro, dal titolo “La prevenzione e la formazione quali strumenti di diffusione e consolidamento di una cultura orientata al rispetto dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nell’era digitale”, al quale l’associazione e il dicastero stanno lavorando e collaborando da tempo.

L’obiettivo del progetto “Cittadinanza digitale” è, dunque, quello di formare insegnanti e bambini circa le opportunità e i rischi della rete affinché possano utilizzare in modo consapevole e sicuro il web. Il programma formativo, della durata di un anno, si svolgerà su una piattaforma di e-learning e sarà suddiviso in due momenti: il primo rivolto a formatori e insegnanti, il secondo caratterizzato dal metodo peer-to-peer, coinvolgendo ragazzi tra i 13 e i 18 anni che possano a loro volta sensibilizzare i coetanei.

“Cittadinanza digitale” si inserisce all’interno di un programma di interventi periodici online e nelle scuole di tutta Italia, promosso da Telefono Azzurro e volto a sensibilizzare e informare in merito a tematiche di primaria importanza come il cyberbullismo, l’online gaming, le relazioni online, la multiculturalità e i diritti dell’infanzia.