Frequentare la scuola prima delle elementari aiuta il futuro sviluppo e il rendimento

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

I bambini che partecipano all’educazione e cura della prima infanzia (Ecec) ne beneficiano in termini di sviluppo complessivo e di rendimento scolastico. Ciò è particolarmente valido per i bambini che provengono da contesti svantaggiati. Tuttavia, nella maggior parte dei paesi europei i bambini provenienti da famiglie svantaggiate partecipano mediamente meno all’educazione e cura della prima infanzia.

Le politiche per migliorare l’equità del sistema della prima infanzia includono l’estensione dell’accesso e il miglioramento della qualità dell’offerta, ad esempio, impiegando personale sempre più qualificato.

In Italia, a partire dal 2020/21, le strutture educative per l’infanzia 0-3 anni potranno attivare procedure finalizzate a reclutare personale con la qualifica universitaria, mentre gli insegnanti della scuola dell’infanzia italiana si formano a livello universitario e devono conseguire una laurea quinquennale per poter insegnare ai bambini dai 3 ai 6 anni. È quanto si legge nel Rapporto della rete Eurydice, “Equity in school education in Europe: Structures, policies and student performance”, che indaga sul ruolo dell’istruzione nell’integrazione dei giovani nella società e nel mercato del lavoro.