Nella Ue il 4% degli studenti ripete l’anno, in Italia il 13,2%

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

La ripetenza di anni scolastici ha un impatto negativo sull’equità scolastica, in particolare a livello secondario. Nonostante ciò rimane una pratica piuttosto diffusa in Europa. In media, il 4% degli studenti europei (dal livello primario al secondario superiore) ripete un anno scolastico almeno una volta, ma in alcuni sistemi educativi il tasso di ripetenza di anni scolastici può addirittura superare il 25% (26,6% in Portogallo, 28,7% in Spagna, 32,2% in Lussemburgo). L’Italia si colloca all’incirca a metà strada, con un tasso di ripetenza del 13,2%.

Per aiutare gli studenti a evitare la bocciatura, la maggior parte dei sistemi educativi mette in campo dei meccanismi per dare agli studenti una seconda possibilità. Spesso può essere un esame prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. E’ quanto si legge nel Rapporto della rete Eurydice, “Equity in school education in Europe: Structures, policies and student performance”, che indaga sul ruolo dell’istruzione nell’integrazione dei giovani nella società e nel mercato del lavoro.