Il premio a Daniele, super-professore «Trasformo i ragazzi in imprenditori»

da Corriere della sera

Paolo Virtuani

Se i premi per i migliori insegnanti del mondo fossero delle coppe, Daniele Manni avrebbe una bacheca da far invidia a Valentino Rossi. «No no», si schermisce il docente di Imprenditorialità e Informatica dell’Istituto Galilei-Costa-Scarambone di Lecce, primo italiano a vincere qualche giorno fa il prestigioso Global Teacher Award. «Valentino a ogni gara deve partire da zero, nel mio caso invece quando si inizia a essere conosciuti in ambito internazionale, si entra quasi automaticamente in una lista di “potenziali vincitori”. L’importante in ogni caso non sono i premi, ma ciò che si trasmette ai ragazzi».

In un momento come quello attuale per le scuole, il riconoscimento è stata una delle poche buone notizie. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina si è detta «orgogliosa» del premio ottenuto da Manni — il 22 novembre in India la cerimonia — e ha voluto complimentarsi con lui, «con la dirigente scolastica e tutto l’Istituto per il prezioso lavoro portato avanti e i traguardi raggiunti».

A settembre Manni era arrivato terzo agli Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards, a conferma che il professore leccese ha una marcia in più. «Insegno da 34 anni, 30 al Galilei-Costa-Scarambone. Costringo, mi si passi il termine, i miei alunni dall’età di 14 anni a diventare imprenditori. Sono nato in Canada, dove ho vissuto fino agli 11 anni: forse ho respirato l’aria imprenditoriale presente in Nord America». Il metodo del prof Manni è semplice: «Le prime 3-4 lezioni sono una sorta di brainstorming, durante le quali studenti e studentesse tirano fuori le proprie idee, anche le più strane, per un servizio o un prodotto da lanciare sul mercato. Si deve trattare però di qualcosa da tradurre nella realtà concreta, non di simulazioni. La parte più bella, e secondo me straordinaria, è che alcuni di loro finita la scuola hanno portato avanti le loro idee tanto da creare imprese vere che fatturano e assumono».

Dalla scuola al capannone, potrebbe essere il riassunto della didattica di Manni. In un linguaggio più economico: educazione all’imprenditorialità, un’eccezione per il Meridione. «Da qualche anno noto che in Salento, e in Puglia in generale, sta cambiando qualcosa, stanno nascendo molte startup di giovani. Mi piace pensare di aver contribuito un po’ anch’io», dice Manni, che nel 2015 fu candidato al Global Teacher Prize, considerato il «Nobel» per gli insegnanti. Tra le tante iniziative che ha contribuito a creare, tre gli sono rimaste nel cuore. «La startup sociale Mabasta contro bullismo e cyberbullismo, una per la vendita online di mobili da giardino e da bagno, e Repubblica Salentina. Niente secessionismo: è un’attività per la promozione del Salento».