Inapp: «Erasmus+, al via la settimana europea delle competenze professionali»

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da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

I lockdown di alcuni stati europei e i timori legati al diffondersi della pandemia stanno rivoluzionando anche Erasmus+ che, nonostante tutto, va avanti ma in modalità virtuale. Per raccontare le novità e i successi di questo Programma dal 9 al 13 novembre l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Inapp ha organizzato una serie di incontri, conferenze e presentazioni delle migliori esperienze, tutte rigorosamente on line, nell’ambito della European Vocational Skills Week 2020, l’iniziativa lanciata nel 2016 dalla Commissione europea per far conoscere e valorizzare il potenziale dell’istruzione e della formazione professionale.

L’iniziativa
Il primo appuntamento, a cui parteciperà anche il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e che segnerà il via di altri seminari virtuali, è un webinar dedicato all’impatto del Programma Erasmus+ sulla VET: «Le indagini, i risultati e le buone pratiche». Non è un caso se una di queste best practice sia nella rosa dei tre finalisti al premio “European Funding for Excellence Awards – Erasmus+ Green dimension” e potrebbe vincere il prezioso riconoscimento il 13 novembre a Berlino durante la cerimonia di chiusura della EVSW 2020. Parliamo del progetto “FOREST4LIFE”, coordinato dall’I.I.S. “G. Baruffi” di Ceva (CN) e promosso da una rete di organismi con competenza nel settore forestale, nel monitoraggio, conservazione e gestione delle risorse forestali e agricole delle regioni di montagna.

«Con circa 43mila partecipanti alle esperienze di mobilità transnazionale realizzate dal 2014 ad oggi, l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Inapp conferma di aver raggiunto importanti risultati nel segmento istruzione e formazione professionale del programma – ha spiegato il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda – apportando, con alcuni dei progetti finanziati quest’anno, un contributo rilevante al tema della EWSK 2020 dedicata alle transizioni digitali e verdi, in linea con le priorità della Commissione Europea di uno European Green Deal, e di Digital Transformation nel suo duplice impatto, culturale e tecnologico. Due asset che serviranno anche a riprogettare il mondo e il mercato dopo la pandemia. Su quest’ultima bisogna essere chiari: la sicurezza e il diritto della salute vengono prima di ogni cosa ma Erasmus+ può andare avanti anche grazie al supporto delle nuove tecnologie, con un approccio blended alla mobilità, che vede la combinazione di un periodo di apprendimento virtuale e di un’esperienza di mobilità fisica all’estero che speriamo si possa realizzare terminata la fase emergenziale».

I numeri
Questo anno in particolare l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Inapp ha ricevuto un numero elevato di candidature progettuali: 425 per la mobilità individuale ai fini di apprendimento (registrando un incremento del 5% rispetto al 2019) e 247 candidature per l’azione Partenariati Strategici (con +28% rispetto all’anno precedente), a fronte di una dotazione finanziaria Erasmus+ disponibile per il 2020 di oltre 55 milioni di euro per l’ambito istruzione e formazione professionale. Se poi si prende in considerazione il settennato di programmazione che sta per concludersi, dal 2014 ad oggi sono stati 4.182 i progetti presentati in Italia per l’ambito istruzione e formazione professionale, in particolare 2.636 di Mobilità individuale ai fini di apprendimento (di cui 732 finanziati) e 1.546 di Partenariati Strategici (di cui 230 finanziati). Significativo è stato l’investimento della Commissione europea e degli Stati membri dell’UE che hanno messo a disposizione dell’Italia, nel periodo 2014-2020, una dotazione finanziaria Erasmus+ di circa 300 milioni di euro per l’ambito istruzione e formazione professionale.Si segnala infine che tra i paesi di destinazione delle esperienze di mobilità finanziate nel 2020, le mete più ambite da circa il 64% dei partecipanti riguardano il gruppo di paesi composto da Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna.