Dirigenti scolastici fragili: anche in lavoro agile restano nel domicilio in prossimità della scuola. Nota

da OrizzonteScuola

Di redazione

La nota del ministero dell’Istruzione contenente le indicazioni per i dirigenti scolastici fragili. Uil: salvaguardia a intermittenza.

“Il Direttore generale o dirigente titolare dell’USR invia il dirigente scolastico alla visita del medico competente della struttura oppure del medico INAIL”, si legge nella nota.

“A seguito del riconoscimento della fragilità e sulla base del referto – prosegue -, avuto anche riguardo alle condizioni di lavoro, il direttore dell’USR, tenuto conto anche dell’eventuale svolgimento dell’attività didattica secondo le modalità della DDI, può ammettere il dirigente scolastico a prestare la propria attività in modalità agile fino al termine indicato nella certificazione medica. Le modalità di esecuzione della prestazione lavorativa sono definite in modo autonomo dal dirigente scolastico e comunque prevedono che gli interessati continuino ad assicurare il pieno funzionamento dell’istituzione scolastica, garantendo, ove occorra, anche la presenza, e applicando le indicazioni di sicurezza nel rispetto di quanto previsto dal referto medico”.

Infine nella nota si sottolinea che “è opportuno che il dirigente, qualora residente in altra regione, anche se in lavoro agile, permanga presso il domicilio eletto in prossimità della sede di servizio e adotti ogni modello organizzativo atto a garantire il corretto funzionamento dell’istituzione scolastica cui è preposto”. Questo perché “la particolare situazione delle istituzioni scolastiche e la continua evoluzione delle condizioni in cui si trovano ad operare richiedono infatti, come comprovato da quanto verificatosi in questi mesi, una capacità di intervento ed un’attenzione gestionale che solo la tempestiva presenza nell’istituzione scolastica può assicurare in caso di necessità”.

Uil: salvaguardia a intermittenza

Duro il commento della Uil Scuola, che ha inviato una lettera al Ministero: “Non si può pensare di avere per i dirigenti scolastici una procedura che li porta ad una salvaguardia per così dire ad intermittenza. Quando si dice: 1. che deve avere residenza o domicilio nei pressi della scuola ( se di fuori regione) 2. che deve assicurare, con una ingiustificata e illegittima pretesa, la reperibilità laddove l’organizzazione funzionale della scuola ne richiedesse la presenza fisica”.

“Si riafferma, ancora una volta, il principio del dirigente “né carne, né pesce”, una sorta di passepartout, a disposizione dell’amministrazione che decide unilateralmente”, affermano Pino Turi, segretario generale Uil e Rosa Cirillo, segretario nazionale Dipartimento dirigenti scolastici.

NOTA