Costruire in volo

Costruire in volo

Il diffondersi della nuova ondata pandemica trova tutti spiazzati, impreparati e nuovamente smarriti in un clima di allarme ed incertezza, senza che si intraveda una soluzione prossima. Tempi duri, per tutti.

È una situazione che richiede di rimettere in gioco la propria capacità di giudicare e la propria responsabilità.

Anche la situazione nella quale operano dirigenti scolastici e coordinatori didattici è caratterizzata da complessità, incertezza e cambiamenti organizzativi repentini, segnati dal sovrapporsi di indicazioni normative, nazionali e regionali, e dal disorganico intreccio di informazioni e protocolli sanitari.

Luciana Cardarelli, responsabile di un’associazione di presidi canadesi, intervenuta ad un convegno internazionale promosso da DISAL ha utilizzato un’icastica metafora: “È come se stessimo volando su un aeroplano che non ha chiarezza né di destinazione né di rotta. Anzi è come se stessimo costruendo l’aereo stesso mentre sta volando”.

Molte le domande che allora inevitabilmente si pongono: quale direzione qualifica ora la responsabilità di un preside? quali aspetti del suo profilo professionale l’attuale circostanza chiede di approfondire e giocare? e soprattutto, per quali fini vale la pena esercitare un compito direttivo? Domande da non censurare che, nel tentativo di trovare una risposta, fanno emergere nuove prospettive che già da subito possono fondare la ripresa del sistema scuola. Possiamo, infatti, affrontare le difficoltà tentando di modificarle con esiti non sempre positivi oppure, invece, cercando di modificare il nostro operare. Per così poterle affrontare.

In questa ottica il responsabile di una scuola è chiamato a ripensare le ragioni e il modello che ispirano il proprio rischio dirigenziale in un momento in cui l’aeroplano-scuola si trova nelle condizioni sopra descritte. Una sfida che si concretizza, in questa circostanza così difficile, nel non dare per scontati i modelli organizzativi e le collaborazioni, ripercorrendo il senso di parole quali corresponsabilità, partecipazione, ideazione, progettazione formativa: una disponibilità e flessibilità professionale che diventano, oggi, la chiave per giocare un contributo decisivo alla direzione ed al bene delle scuole.

Si tratta di non rinunciare a costruire in volo l’aeroplano, per assicurare non solo un percorso adeguato all’equipaggio ed ai suoi passeggeri, ma anche per garantire, quando i tempi lo consentiranno, l’atterraggio ad un modello di scuola che abbia avviato elementi di innovazione, di flessibilità organizzativa, di autonomia e, soprattutto, di adeguatezza alle esigenze formative dei giovani e del mondo del lavoro. Una leadership innovativa che, mentre guida una comunità scolastica, riflette, apprende e sviluppa la propria professionalità, orientando l’organizzazione alle finalità formative. Nella speranza di interventi chiari, coordinati ed efficaci della politica e delle istituzioni.

Un impegno non da poco, che è anche una scommessa sul futuro della scuola.

Milano, 9 novembre 2020

Ufficio stampa DiSAL