Per il prossimo anno scolastico iscrizioni dal 4 al 25 gennaio 2021

da Il Sole 24 Ore

di Claudio Tucci

Le iscrizioni al prossimo anno scolastico partono alle ore 8 del 4 gennaio 2021 e si chiudono alle ore 20 del 25 gennaio 2021. La procedura, dal 2012 interamente on line, interessa circa 1,4 milioni di famiglie e studenti, chiamati a segnarsi a tutte le prime classi di elementari, medie e superiori. L’iscrizione è cartacea per la scuola dell’infanzia. Per le paritarie l’adesione alla procedura on line è facoltativa (per i percorsi Iefp la procedura è telematica nelle Regioni che hanno aderito).

Il ministero dell’Istruzione ha inviato ieri alle scuole la circolare con tutte le indicazioni per iscriversi al prossimo anno scolastico, il 2021-2022. Il primo step per i genitori è la registrazione sul portale www.istruzione.it/iscrizionionline/, già a partire dalle ore 9 del 19 dicembre. Chi è possesso di un’identità digitale (Spid) accede al servizio utilizzando le credenziali del proprio gestore e senza effettuare altre registrazioni.

All’infanzia possono essere iscritti i bambini tra i 3 e i 5 anni compiuti entro il 31 dicembre 2021. Potranno essere iscritti anche i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2022. Sarà possibile scegliere tra tempo normale (40 ore settimanali), ridotto (25 ore) o esteso fino a 50 ore. Anche a primaria e medie, e sempre se l’organico lo consente, si potrà chiedere, rispettivamente, il tempo pieno (40 ore) o il tempo prolungato (36 ore elevabili fino a 40). Alle superiori si sceglie l’indirizzo di studio, indicando l’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dall’istituto.

Oltre alla prima scuola prescelta, si possono indicare fino a un massimo di altri due istituti. Gli eventuali criteri di precedenza sono individuati dalla singola scuola (con delibera del consiglio d’istituto) e vanno pubblicati prima dell’acquisizione delle iscrizioni. Il ministero evidenzia che tali criteri debbono essere definiti in base a principi di ragionevolezza come la viciniorietà della residenza dell’alunno o particolari impegni lavorativi delle famiglie ( è da evitare il ricorso a eventuali test di valutazione come criterio di precedenza).

La circolare ricorda, infine, e opportunamente, che i contributi scolastici sono «assolutamente volontari» e distinti dalle tasse scolastiche che, al contrario, sono obbligatorie, ad eccezione degli esoneri previsti. In ogni caso le famiglie andranno informate sulla destinazione dei contributi in modo da conoscere le attività finanziate con gli stessi in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof).