Origine della dislessia

Origine della dislessia: su Scientific Reports un nuovo studio italiano

Panorama della Sanità  del 18/11/2020

Il lavoro, coordinato da Università Milano-Bicocca, con Fondazione Irccs Istituto Neurologico “Carlo Besta”, formula una nuova ipotesi sulla relazione tra sensibilità al ritmo e dislessia.

MILANO. L’origine della dislessia risiederebbe nella difficoltà di elaborare il ritmo che permette una sfasatura tra sguardo e voce. È quanto emerge dallo studio “Timing anticipation in adults and children with Developmental Dyslexia: evidence of an inefficient mechanism”, pubblicato su Scientific Reports, e realizzato da un gruppo di ricerca tutto italiano. “Il ritmo, che troviamo nel linguaggio così come nella musica – spiega l’Istituto Besta – permette di estrarre regolarità e di usare queste regolarità per prepararci a un evento (sonoro) nel futuro immediato, per anticipare eventi (sonori) futuri mentre stiamo ancora elaborando un evento presente. In altre parole, il ritmo permette una sfasatura tra quello che stiamo dicendo e quello che stiamo guardando: mentre si suona un tasto del pianoforte, le dita sono già preparate per il successivo. Allo stesso modo, per leggere dobbiamo essere sfasati: mentre pronunciamo una parola stiamo già guardando la parola successiva. Solo in questo modo possiamo leggere in modo fluente. Il gruppo di lavoro, coordinato da Maria Teresa Guasti e Natale Stucchi dell’Università di Milano Bicocca, in collaborazione con Daniela Sarti ed Elisa Granocchio della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta”– UOC Neurologia dello Sviluppo e con Elena Pagliarini, ora ricercatrice all’Università di Padova, ha mostrato chele persone con dislessia hanno difficoltà a leggere fluentemente perché presentano minori capacità di anticipazione e ritmo. L’ipotesi avanzata da questo studio permetterebbe anche di capire perché un allenamento ritmico o una pratica musicale possono essere d’aiuto per le persone con dislessia: allenano la capacità di anticipare il futuro e la sfasatura tra voce e sguardo su cui si basa una lettura fluente”.