Azzolina: il ritorno a scuola sarà graduale

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Il ritorno a scuola «sarà graduale, bisogna essere prudenti»: a dirlo è la ministra Lucia Azzolina. Pur desiderando fortemente che i ragazzi tornino in classe la titolare dell’Istruzione non azzarda date sulla riapertura delle scuole per i ragazzi che in queste settimane sono costretti a studiare ‘a distanza’. Anche se da più parti già si parla di una riapertura solo a gennaio 2021. E solo se il trend dei contagi di Covid-19 lo consentirà.

La polemica con i governatori
Nel giorno in cui il Tar Puglia esamina nel merito la prima ordinanza della Regione Puglia con cui erano state chiuse le scuole di ogni ordine e grado (seguita da una seconda che aveva riaperto almeno il primo ciclo lasciando alle famiglie la scelta se mandare i figli a scuola o optare per la didattica a distanza) Azzolina lancia stoccata ai governatori, veloci a chiudere le scuole: «Purtroppo – chiosa – questo è un Paese in cui il ministro non può decidere su chiusure e aperture mentre altre autorità possono farlo». Lei, spiega, «non fa altro che telefonare e provare a parlare con tutti» per far sì per ora che non ci siano altre chiusure e nelle prossime settimane, in modo graduale, si riportare gli studenti delle superiori a scuola. “Il mio operato – dice – è quotidianamente volto a scongiurare il ricorso a soluzioni unilaterali, che in molti casi rischiano di accentuare la dispersione scolastica e le forme di disuguaglianza e di divario che, invece, è nostro precipuo dovere contrastare». E riferendosi, senza nominarla, alla situazione in Puglia conclude: «abbiamo dovuto assistere al disorientamento e allo sconforto manifestati dalle famiglie, dalle forze sociali, dai dirigenti scolastici e dal personale tutto, con riferimento alle disposizioni contenute in alcune ordinanze regionali».

Le proteste contro la Dad
Si allarga intanto la protesta contro la didattica a distanza: la Dad a Cuneo si è spostata da casa ai portici del centro, davanti all’ingresso dei licei Peano-Pellico: alcuni ragazzi, con una manifestazione pacifica e pubblica, sostenuti da passanti e negozianti, hanno chiesto di tornare quanto prima “in presenza”. Il giorno prima invece, con una circolare del dirigente scolastico, il liceo classico Gioberti di Torino aveva vietato la protesta contro la didattica a distanza dei suoi allievi che da alcuni giorni stanno seguendo le lezioni online seduti fuori dall’istituto. «Quattro milioni di studenti lontano dalle aule sono una sconfitta per la nazione: si agisca con celerità e certezza. I tentennamenti e l’estemporaneità arrecano solo danni», tuona il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che chiede di intervenire sui trasporti, sul personale scolastico, sui banchi e sul contact tracing per garantire il rientro dei ragazzi in sicurezza.

Sbloccato lo stipendio dei supplenti Covid
Per i supplenti aggiuntivi dell’organico Covid arriva una buona notizia: dopo interlocuzioni del ministero dell’Istruzione con Noipa e gli uffici competenti del ministero dell’Economia, si è giunti ad una soluzione riguardo al problema dei pagamenti finora bloccati; nei prossimi giorni questi 75 mila lavoratori riceveranno lo stipendio.