Giornata della sicurezza nelle scuole: la scuola vero luogo per una cultura della sicurezza

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da Tuttoscuola

Di Teresa Madeo*

Credo sia davvero fondamentale partire proprio dalle scuole per promuovere proficuamente iniziative finalizzate alla condivisione della conoscenza dei rischi legati al proprio territorio e alla propria scuola, diffondendo un messaggio concreto di come la sicurezza debba essere un diritto di tutti, che ci renda cittadini attivi e consapevoli. La cultura della sicurezza va praticata e non solo annunciata.

La scuola ha in primo luogo la responsabilità diretta di garantire la sicurezza degli studenti nell’ambito dell’istruzione, in particolare nella formazione professionale e tecnica che può presentare rischi specifici; ha poi la responsabilità indiretta di preparare gli studenti alla vita futura, aiutandoli a sviluppare, nel corso della carriera scolastica, un maggior senso di responsabilità nei riguardi della sicurezza propria e altrui.

Sul tema della sicurezza, in momenti in cui questa, insieme alla salute, è prioritaria in ogni settore e massimamente nella riorganizzazione scolastica. La Sicurezza nelle scuole tutela la salute dei lavoratori e degli studenti: sentirsi sicuri e al sicuro è un bisogno collettivo che deve essere garantito con l’attuazione di misure di prevenzione e di protezione dell’ambiente lavorativo. “Il Decreto legislativo. 81/08, noto come Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, riguarda tutti i settori di attività, sia privati che pubblici. Anche la scuola è soggetta alle norme relative a salute e sicurezza, in quanto ambiente in cui gli studenti trascorrono la maggior parte delle ore della loro giornata. È dunque fondamentale fare prevenzione, proteggere e tutelare tutte le persone che operano negli Istituti scolastici, sensibilizzarle a un cambio di mentalità, pianificando percorsi di formazione periodici sui rischi rivolti ai docenti, al personale Ata e agli studenti, tenendo conto delle differenti tipologie di scuole ed istituti scolastici di ogni ordine e grado. Si pensi per esempio agli Istituti Professionali e agli Istituti Tecnici, nei quali la presenza di laboratori determina rischi spesso paragonabili a quelli dei settori produttivi data la possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici e per l’uso di macchine, apparecchi e strumenti di lavoro. È pertanto fondamentale che l’utenza della scuola sia informata e formata sui rischi esistenti nello svolgimento delle attività e che gli studenti siano consapevoli di dover prestare la massima attenzione durante l’utilizzo delle attrezzature.

Trovo importante organizzare, momenti di riflessione con le scuole e il mondo del lavoro al fine di sensibilizzare tutti all’adozione di pratiche sicure nei luoghi di lavoro. Nella scuola è altresì necessario andare oltre il semplice aspetto formale degli adempimenti al fine di garantire condizioni di sicurezza per gli allievi e il personale, promuovendo, in sinergia, azioni che promuovano sensibilità, competenze e comportamenti consapevoli e sicuri.

La scuola rappresenta il luogo in cui i giovani futuri cittadini si formano e si preparano per il mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di competenze specifiche durante il percorso scolastico, così da produrre futuri lavoratori già formati e sensibili ai temi vitali della sicurezza.

La presenza in tutti gli ordini di scuole dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” sta a significare che non solo le norme legate alla prevenzione, ma anche la politica scolastica hanno maturato una visione nella quale ogni istituto può e deve diventare luogo di promozione dei diritti, offrendo l’opportuno contesto per il loro esercizio per la loro rivendicazione, in una prospettiva di responsabilità individuali e collettive, connesse all’idea di cittadinanza attiva. Ciò implica comunque la necessità di misurare e adattare le proposte alla specificità degli istituti, Occorrerà proporre una modifica sostanziale del decreto 81 per il comparto scuola che assicuri una maggiore tutela costituzionale dei diritti per la sicurezza, per la salute e l’istruzione”.

La cultura della sicurezza, deve essere collegata ai principi basilari del rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, si fonda sostanzialmente sulla conoscenza e sull’accertamento dei rischi esistenti negli ambienti di vita e di lavoro e sulla capacità di un soggetto di gestire tali rischi. Sono l’insieme di tutti i valori tipici dell’essere umano che, a loro volta, provengono dal rispetto di principi che vengono trasmessi, a cui segue la scelta di precisi comportamenti indirizzati verso obiettivi di sicurezza. Questo significa in definitiva contribuire alla formazione equilibrata del cittadino prima ancora che diventi un lavoratore o datore di lavoro, cosciente dei propri doveri con se stesso, con gli altri e con l’ambiente.

La cultura della Sicurezza nella scuola, deve essere elemento indispensabile per consentire ad un individuo di poter partecipare responsabilmente al vivere sociale e civile.

Quindi, se  non la Scuola, quale luogo potrebbe considerarsi privilegiato per promuovere valori e bisogni educativi, punto di forza e di svolta da cui partire per incentivare nei bambini, ragazzi e nei giovani poi una cultura della Sicurezza Consapevole che li accompagni lungo tutto l’arco della vita? L’ambiente scolastico deve dunque rappresentare il luogo ideale nel quale strutturare, articolare e approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni, così che, automaticamente, diventi uno stile di vita.

Perché… Lo scopo della scuola è quello di formare i giovani a educare sé stessi per tutta la vita.

*Prof.ssa I.I.S. Cellini Fi – Docente distaccata presso USR Toscana (Referente Sicurezza)