Ritorno a scuola, Azzolina chiama i Prefetti: ‘Gestiranno i trasporti’

da Tuttoscuola

Banchi monoposto, ingressi scaglionati, distanziamento, test rapidi, mascherine e gel: il piano per andare a scuola in sicurezza esiste già e la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, non sembra intenzionata ad attuarne uno diverso. Dal prossimo 7 gennaio, giorno in cui, con tutta probabilità, torneranno a scuola gli studenti delle superiori, sarà quindi questo piano ad essere messo in atto, niente di diverso. Resta il problema dei trasporti per il quale è stato deciso che i ragazzi non dovessero affollare bus e metro e tornare in DaD. Al momento la De Micheli, oltre a proporre le lezioni la domenica, non sembra aver in mente altre strategie e allora Azzolina chiede ai Prefetti di coordinare, nei rispettivi territori, l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica.

L’operato dei Prefetti si concentrerà soprattutto delle Città metropolitane, a cominciare da Roma e Milano, dove nelle ore di punta i mezzi pubblici si riempiono superando spesso la capienza consentita. Il lavoro dei Prefetti servirà a velocizzare la riorganizzazione delle corse, da coordinare in base ai nuovi orari scaglionati e quindi ai probabili doppi turni di molti istituti superiori.

I Prefetti sono dunque diventati necessari per mediare tra presidi e trasporti. L’operazione che li coinvolge guarda alla riapertura delle scuole superiori per il 7 gennaio e prova a mettere in sicurezza il riavvio delle lezioni anche a fronte di un ipotetico rialzo della curva dei contagi dopo le Feste di Natale.

Intanto la ministra dell’Istruzione si sta adoperando per costituire un tavolo di confronto Regioni, Comuni e Salute per risolvere anche i nodi dei test rapidi e delle procedure di quarantena e certificazione per la riammissione a scuola. Protocolli, tempi e modalità che spesso divergono sul territorio tra i vari dipartimenti di prevenzione.