Istruzione e Ricerca: diritto sciopero, firmato nuovo accordo tra ARAN e sindacati

Istruzione e Ricerca: diritto sciopero, firmato nuovo accordo tra ARAN e sindacati

Roma, 3 dicembre – Nella giornata di mercoledì 2 dicembre 2020, tutte le organizzazioni sindacali rappresentative: FLC CGIL, Cisl Fsur, Uil Scuola RUA, Snals Confsal, Gilda Unams e Anief Cisal, insieme alle rispettive Confederazioni, hanno siglato con l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) l’accordo che definisce le norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e le procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero nel Comparto Istruzione e Ricerca.
 C’è voluto più di un anno di incontri per arrivare ad un testo condivisibile che riunisse in un unico regolamento le attuali distinte discipline che regolano lo sciopero nei settori della scuola, dell’università, della ricerca e dell’Alta formazione artistica e musicale.  

È stato necessario così tanto tempo perché le posizioni iniziali dell’ARAN, che riprendevano quanto suggerito dalla Commissione di Garanzia sugli Scioperi (CGS), erano irricevibili e, a nostro avviso, avrebbero determinato una profonda lesione del diritto di sciopero nel Comparto ed in particolare nel settore della scuola.

Il testo finale siglato dalle organizzazioni sindacali e dall’ARAN invece armonizza le diverse discipline dei settori scuola, università, ricerca e AFAM e rafforza la parte di informazione nei confronti dell’utenza in occasione della proclamazione dello sciopero.

L’accordo, che ha visto la FLC CGIL protagonista nell’affermare con forza il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto Istruzione e ricerca a vedere garantita la libertà di adesione e partecipazione agli scioperi proclamati, prevede un periodo di monitoraggio dell’intesa utile per valutare la corretta contemperazione tra il diritto di sciopero e la tutela dell’utenza in un settore certamente delicato come quello dell’Istruzione e della Ricerca.

La Commissione di Garanzia sugli Scioperi dovrà ora valutare la congruità dell’intesa anche rispetto alle richieste che la stessa Commissione aveva avanzato all’ARAN e alle organizzazioni sindacali con lettera del 19 luglio 2019.  Solo dopo il vaglio della Commissione di Garanzia, che auspichiamo sia positivo, il testo potrà entrare in vigore.