Il peso degli zaini ai tempi dell’emergenza sanitaria

Il peso degli zaini ai tempi dell’emergenza sanitaria, soluzioni e proposte

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Il peso degli zaini è un problema che affligge la scuola italiana da anni, soprattutto nella scuola secondaria di primo e secondo grado, le numerose discipline, alcune addirittura con più libri di testo dedicati, se non correttamente gestiti, determinano la preparazione ogni mattina, di zaini molto pesanti.

Quello che in tempi normali era già un problema, in tempi di emergenza sanitaria diventa una criticità di non poco conto, in quanto, sono a venute a mancare delle soluzioni che gli studenti e gli insegnanti, nel tempo, avevano adottato per arginare il problema.

La prima consisteva nel dividersi i libri da utilizzare a scuola con il compagno di banco, che di fatto oggi non esiste più, tenuto conto che gli alunni sono seduti in banchi singoli ben distanziati.

La seconda nel favorire pratiche didattiche di lavoro di gruppo, in cooperative e collaborative learning, al fine di dare la possibilità agli studenti di poter condividere il materiale didattico alleggerendo il peso degli zaini.

Alcune scuole, le più all’avanguardia, avevano trovato soluzioni tecnologiche, altre installato degli armadietti individuali nei corridoi e negli spazi attrezzati, in modo che gli studenti potessero lasciare parte del materiale didattico a scuola.

Interessanti sono state le iniziative di Salvatore Giuliano, preside di una scuola superiore di Brindisi, che ha lanciato da dieci anni un modello d’insegnamento rivoluzionario a cui ormai si ispirano anche fuori dall’Italia. Il suo progetto book in progress e le modalità di insegnamento, ispirate all’uso delle moderne tecnologie, coinvolgono gli insegnanti e stimolano gli studenti, il che risolve il problema degli zaini a monte, eliminando i libri di testo e autoproducendo i contenuti digitali da utilizzare durante le lezioni.

Questo ha prodotto due vantaggi significativi, da un lato la possibilità di utilizzare i soldi spesi per l’acquisto dei libri di testo per dotare gli studenti di tablet e dispositivi informatici, dall’altro sviluppare una  didattica personalizzata e inclusiva.

Gli editori, dal canto loro, hanno implementato Scuolabook, un portale per l’editoria scolastica digitale. Una soluzione semplice, veloce ed economica, per acquistare ebook per le scuole secondarie di primo e secondo grado che oggi si è evoluta nel servizio Zaino Digitale.

La piattaforma  (www.zainodigitale.it)  è una idea dell’Associazione italiana editori (Aie) e accoglie i testi scolastici in formato digitale, compresi tutti i contenuti integrativi adottati dagli insegnanti nelle varie scuole e per tutti gli ordini, dalle primarie alle secondarie di primo e secondo grado.

Ma andiamo ad analizzare il problema più da vicino, entrando in una classe ai tempi del COVID e sollevando uno zaino; ci si rende subito conto che il peso degli stessi supera di gran lunga i dieci chili, per non parlare dei trolley che, se da un lato con le ruote consentono di essere spostati con poco sforzo, dall’altro non evitano agli studenti il loro sollevamento per salire le scale dei plessi scolastici su più piani.

A questo punto al fine di garantire la salute degli alunni soprattutto dei più piccoli, è opportuno oggi, in piena emergenza sanitaria, che il personale docente orienti gli studenti sulle dovute modalità da assumere nella composizione dello zaino, cercando di mediare tra la necessità di portare a scuola tutti i libri e gli strumenti utili all’attività didattica ed il bisogno di mantenere un carico inferiore al 10-15% del peso corporeo, al fine di prevenire disturbi e patologie.

Bisogna tenere conto che la colonna vertebrale dei bambini e degli adolescenti è una struttura molto delicata, che va purtroppo spesso incontro a disturbi funzionali non strutturati, cosiddetti paramorfismi ed in alcuni casi, molto più rari, ad alterazioni anatomiche strutturate, talvolta evolutive, dette dismorfismi, come nel caso della scoliosi.

Purtroppo, tra i fattori di rischio rientra il peso degli zainetti oltre alle cattive abitudini posturali. A tale scopo sarebbe auspicabile che durante le ore di scienze motorie venissero svolte attività di prevenzione posturale, magari arricchendo l’offerta formativa con la proposta delle stesse anche in orario extracurriculare.

Nel documento “Chiarimenti in merito al peso degli zainetti scolastici”, elaborato nel 2009 dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca e dal Ministero del lavoro, salute e politiche sociali ed inviato agli assessorati scolastici regionali e a tutti i dirigenti scolastici, sono riportate le raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità, fatte anche tenendo conto della letteratura scientifica internazionale, relative alla controversa questione dei super zaini che affligge soprattutto i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori:

  1. Il peso degli zaini non dovrebbe superare il 10-15 per cento del peso corporeo dell’alunno che lo indossa
  2. Lo zaino deve essere indossato in maniera corretta, facendo sì che il carico venga ripartito simmetricamente sul dorso e non su un solo lato: un carico asimmetrico comporta come noto carico aumentato per il rachide in atteggiamento posturale non fisiologico
  3. È necessaria un’educazione all’essenzialità organizzativa del corredo scolastico da parte dei docenti considerando anche che, già da qualche anno, le case editrici hanno iniziato a stampare i testi scolastici in fascicoli, proprio per consentire di alleggerire il peso degli zaini scolastici
  4. È necessario inserire la corretta gestione del peso dello zaino all’interno di una più ampia educazione alla salute e alla promozione di corretti stili di vita
  5. E’ necessario promuovere tra gli studenti l’utilizzo di libri in formato digitale ed e-book inclusi a corredo del libro cartaceo, a tale scopo è sufficiente acquistare un tablet o un e-book reader, anche attraverso le numerose offerte dedicate agli studenti delle case produttrici. In tal modo il peso degli zaini dovrebbe ridursi drasticamente.

Le soluzioni:  indubbiamente la via del digitale è la strada da percorrere, magari dotando le biblioteche scolastiche degli equivalenti libri di testo cartacei, in modo che gli studenti possano consultarli all’occorrenza.

Il passaggio dal cartaceo al digitale però non è semplice, in quanto se da un lato i contenuti sono gli stessi, anzi nel formato elettronico si ampliano con quelli multimediali ed interattivi, dall’altro il libro cartaceo consente attraverso evidenziatori e segnalibri di creare delle mappe che facilitano l’apprendimento ed il ripasso.

Anche se nel formato digitale è possibile evidenziare e creare segnalibri ed altre soluzioni di ricerca più innovative ed immediate, occorre tener presente che le funzioni esecutive degli alunni hanno ormai automatizzato processi di apprendimento legati ai libri di testo cartacei e il passaggio ai nuovi formati non è così immediato.

La via mista, con i libri cartacei lasciati a casa e i formati digitali sui propri dispositivi, è un compromesso, che consentirebbe una transizione ai nuovi formati e risolverebbe il problema degli zaini.

Dopotutto gli editori propongono insieme al formato cartaceo il libro digitale ed oggi, con il servizio Zaino digitale, uno spazio unico dove trovare tutti i libri di testo.

L’adozione delle tecnologie digitali, con sistemi evoluti come Apple School Work, darebbe inoltre l’accesso ad app dedicate, pertanto oltre a rappresentare la soluzione per gli zaini pesanti, si avrebbe un’ innovazione nel modo di fare scuola, con una maggiore inclusività e finalmente la possibilità di una mediazione didattica dei contenuti che sfrutta pienamente più canali di apprendimento oltre quelli visive ed uditivi.

Una scuola Senza Zaino, quindi, ovvero una scuola attenta alla salute degli studenti e alla prevenzione di patologie scheletriche e muscolari che, se non adeguatamente attenzionate, possono compromettere la possibilità di avere un corpo sano e forte in futuro, limitando ai nostri ragazzi opportunità e prospettive e, nei casi più gravi, anche semplici attività quotidiane.