Ingressi scaglionati, più fondi ai trasporti, tracing prioritario: pronto il piano per il 7 gennaio

da Il Sole 24 Ore 

di Cl. T.

Mancano gli ultimi ritocchi ma è molto probabile che il piano per la ripartenza della scuola sarà pronto oggi, massimo domani. Imperativo, riaprire il 7 gennaio in presenza, anche per le superiori seppure, come prevede il Dpcm, al 75%. Ma alcune Regioni, Veneto e Campania, chiedono che nei loro territori la percentuale scenda al 50%, almeno all’inizio. Anche se un ostacolo non di poco conto alla riapertura potrebbe essere rappresentato dalla nuova variante del virus che ha portato l’Italia a seguire la line della “massima prudenza” e a chiudere i voli da e per il Regno Unito: in questi giorni saranno effettuati delle verifiche su una eventuale diffusione della variante anche in Italia. E non sono escluse misure più stringenti.

I nodi da sciogliere
Intanto il nodo trasporti, «sul quale i prefetti ci stanno dando una grande mano perché le misure devono essere territoriali», ha detto ieri la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, gli orari di uffici, negozi e scuole e scaglionati e il tracing prioritario per il mondo dell’istruzione sono i tre pilastri della ripartenza dai quali non si può prescindere e sui quali il governo ha trovato un accordo.

I presidi: anche noi presenti ai tavoli
Nel frattempo però i presidi, come già hanno fatto i sindacati, chiedono alla Azzolina che «a tutti i tavoli provinciali coordinati dai prefetti siano invitati anche i dirigenti scolastici. Non è tempo di soluzioni calate dall’alto e soprattutto non c’è tempo da perdere – spiega Antonello Giannelli (Anp) – Solo i dirigenti scolastici hanno piena contezza delle necessità di spostamento di studenti e docenti e quindi sono in grado di proporre soluzioni ragionevoli e basate sui dati di realtà. Le istituzioni scolastiche, lo ripeto da tempo, conoscono le esigenze del territorio e dell’utenza – aggiunge – la loro esclusione dai tavoli prefettizi rischia di rendere vano il lavoro compiuto finora e di allontanare l’adozione di soluzioni atte a rendere possibile e soprattutto duraturo il rientro in classe degli studenti delle scuole superiori».