Il concorso a ds che non c’è

da Tecnica della Scuola

Il concorso a ds che non c’è
di Lucio Ficara
Il concorso che non c’è, è un qualcosa che sta nell’ immaginario delle persone oneste, degli intelletti fini, che coltivano i valori della conoscenza, del sapere, dello studio e li curano con metodo e senso critico. Ma come raggiungere il concorso che non c’è? Quali sono le coordinate che ci avvicinano il più possibile ad esso? Per dirla alla Edoardo Bennato bisognerebbe seguire la seconda stella a destra e poi diritto fino al mattino.
Questo sta a significare che per uscire dal “buio pesto” in cui vengono organizzati i concorsi attuali, bisognerebbe seguire una stella polare che ci illumina il cammino e ci porti diritti, dal buio della notte alla luce del mattino.
Continuando in questa calzante parafrasi della canzone di Bennato, potremmo dire che il concorso che non c’è, è quel concorso senza i raccomandati, senza le clientele di ogni genere, senza i continui e ripetuti vizi procedurali che vengono puntualmente rilevati dalla giustizia amministrativa.
Le cronache degli ultimi concorsi per la scuola, a partire dal concorso ds del 2004 a finire a quello del 2011, hanno evidenziato palesemente e senza ombra di dubbio che il sistema concorsuale italiano ci fa sognare ed immaginare il concorso che non c’è.
Purtroppo registriamo con amarezza l’intervento della magistratura a sospendere ed annullare in diverse regioni il penoso reclutamento per dirigenti scolastici. Si parla addirittura di un’opera della filiera del crimine, capillare e diffusa in tutto il territorio italiano. L’annullamento del concorso molisano viene considerata solo la punta di un iceberg, che potrebbe avere un seguito anche in altre regioni, qualora la magistratura avvalori gli stessi vizi procedurali.
Nel borsino delle scommesse di quale altro concorso verrà annullato, salgono le quotazioni della Calabria, dove viene fortemente contestato al presidente della commissione d’esame, di aver partecipato, nel marzo 2011 e in qualità di responsabile scientifico, ad un corso di perfezionamento rivolto a dirigenti scolastici in sevizio, ma dove avrebbero partecipato anche, in qualità di vicari, diversi candidati al contestuale concorso per ds in Calabria. In buona sostanza, si presume il vizio procedurale stante nel fatto che il presidente della commissione del concorso ds in Calabria ha accettato l’incarico di presidente del concorso, benché avesse formato, anche se occasionalmente , alcuni tra i partecipanti al concorso medesimo.
Nel borsino delle scommesse sull’annullamento delle prove concorsuali c’è un outsider , che dopo le virulente polemiche del concorso 2004 non avremmo mai immaginato di trovare nell’elenco dei cattivi, è il concorso siciliano.
Si parla di un possibile, ma tutto da verificare, vizio procedurale di incompatibilità di una commissaria di esame, dirigente scolastica in quiescenza. Di che tipo di incompatibilità si tratta? La diligente commissaria, avrebbe incautamente fornito materiale didattico, ad un’associazione che promuove la formazione professionale, per la preparazione di alcuni candidati al concorso. La stessa commissaria sarebbe stata indicata, in alcune brochure pubblicitarie, come relatrice in corsi di preparazione al concorso siciliano.
Anche in questo caso ci sono elementi per procedere ad accertamenti di carattere giudiziario-amministrativo. Rimangono altissime le quotazioni dell’annullamento del concorso anche in Lazio e Lombardia. Come uscire da quello che sembrerebbe il solito pantano concorsuale all’italiana? Non ci resta che osservare sconsolati una triste realtà e, sognare, con la speranza tipica degli intellettuali onesti, il concorso che non c’è.
Nell’ immaginario di questi è utile seguire le indicazioni che ci portano al concorso che non c’è : “seconda stella a destra e poi diritto fino al mattino”.