Diploma in 4 anni con più lingue, laboratori e attività pratica

da Il Sole 24 Ore

di Francesca Barbieri

il diploma in 4 anni? È possibile in 132 scuole italiane(su 192 autorizzate dal ministero dell’Istruzione). A farla da padrone sono 77 licei scientifici, seguiti da 33 classici e 21 linguistici.
Ma ci sono anche licei delle scienze umane (15), istituti tecnici con indirizzo amministrazione, finanza e marketing (14), licei sportivi (3), artistici (2), licei musicali (2) e numerosi indirizzi degli istituti tecnici (turistico, meccatronico, grafica e comunicazione, chimica, costruzioni e territorio, informatica, relazioni internazionali, agroalimentare).

A livello territoriale 45 istituti e licei sono in Lombardia, seguita da Lazio e Campania (entrambi a 21), Puglia (16), Toscana (13) e Sicilia (12).
A questo elenco si aggiungono 14 sperimentazioni che coinvolgono altrettanti licei e istituti tecnici in 6 regioni: Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto.

I primi corsi nel 2018

La sperimentazione dei percorsi quadriennali è nata tre anni fa, quando l’allora ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, nel dicembre 2017 autorizzò le prime 100 scuole a offrire corsi in quattro anni e un successivo decreto estese l’autorizzazione a un altro centinaio di istituti superiori. L’idea di sperimentare percorsi “abbreviati”, però, nasce nel 2000, con la prima proposta di riforma lanciata dall’ex ministro Luigi Berlinguer ma mai realizzata, e viene ripresa dal 2013 in poi da altri titolari a Viale Trastevere, fino alla svolta del 2017.

Il vantaggio assoluto di questi percorsi? In primis è per chi punta all’università, sbocco naturale per i liceali. Un giovane infatti può decidere prima – con un anticipo di un anno rispetto agli studenti dei percorsi quinquennali – come proseguire la sua formazione scegliendo a 18 anni e non a 19 il campo specifico in cui farlo, al pari di tanti coetanei europei.

Più lingue e laboratori

Una piccola “rivoluzione” che, però, non porta grossi stravolgimenti alla didattica.

Se il monte ore totale rimane infatti identico a quello delle altre scuole superiori italiane, il programma sarà articolato su 4 anni anziché su 5 a scapito di attività extra-scolastiche come l’alternanza scuola lavoro – obbligatoria per tutti nell’ultimo triennio – a cui gli studenti delle scuole in 4 anni saranno chiamati in estate o nella pausa invernale.

In certi istituti viene deciso l’inserimento nel programma di studio di discipline nuove, come diritto, informatica, o storia dell’arte. In altre scuole, soprattutto istituti tecnici, vengono potenziate le attività pratiche con l’utilizzo di strumenti informatici e nuove tecnologie.