Indagini internazionali/1. I diversi approcci di IEA e OCSE

da TuttoscuolaNews

Indagini internazionali/1.
I diversi approcci di IEA e OCSE

La scorsa settimana l’Invalsi ha presentato, per la prima volta in contemporanea con la pubblicazione dei risultati internazionali, gli esiti nazionali delle indagini Pirls e Timss 2011, analisi comparative promosse periodicamente dalla IEA (International Association for the Evalutation of Educational Achievement) sui livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni a due livelli di scuola (non di età, che può variare nei diversi Paesi): di quarta classe il Pirls sulla comprensione della lettura, e di ottava classe il Timss per matematica e scienze.

A differenza dell’Ocse, che pure svolge indagini comparative sui livelli di apprendimento nelle stesse aree attraverso il programma Pisa, e che è un ente intergovernativo, finanziato dagli Stati aderenti, la IEA è una associazione tra centri di ricerca, servizi statistici, fondazioni, enti indipendenti che si occupano di valutazione comparativa ponendosi soprattutto dal punto di vista degli obiettivi di apprendimento stabiliti dai programmi delle diverse discipline. E’, in un certo senso, più ‘disciplinarista’ dell’Ocse, la cui committenza è ab origine di carattere macroeconomico, e tende a leggere i processi educativi con gli occhiali di chi è interessato alla crescita di competenze funzionali allo sviluppo economico più che culturale.

Ciò non toglie che esista una certa convergenza nelle caratteristiche delle prove che la IEA e l’Ocse-Pisa propongono agli studenti, e che tendono in entrambi i casi a privilegiare la capacità di governare criticamente le conoscenze disciplinari possedute piuttosto che a misurare la quantità delle conoscenze apprese. Ciò rende i risultati delle diverse indagini in buona misura omogenei e quindi utilizzabili per valutazioni di carattere globale, che considerino tutti i dati disponibili.

Sia la IEA (dal 1970) sia l’Ocse (dal 2000) dispongono inoltre di serie storiche dei dati, di grande utilità per conoscere le tendenze emergenti a livello nazionale e internazionale. Analizziamo i risultati per l’Italia.