Concorso 321.210 candidati in corsa per 11.542 posti

print

da TuttoscuolaNews

Concorso/1. 321.210 candidati in corsa per 11.542 posti

L’inizio di questa settimana, a ridosso delle festività natalizie, vede un enorme numero di partecipanti al concorso a cattedre, che ritorna dopo tredici anni di rinvii contra legem, visto che si sarebbero dovuti bandire per legge ogni tre anni.

Se i candidati ufficiali alle prove di preselezione sono 321.210, le richieste complessive per le diverse cattedre messe a concorso sono 501.287, poiché alcuni candidati hanno chiesto di concorrere per più classi di concorso. E può darsi che a presentarsi saranno anche altri candidati, ammessi alla prova preselettiva dal TAR o addirittura in attesa dell’esito dei ricorsi presentati (dei quali saranno ammessi solo quelli che hanno una ordinanza di ammissione con riserva, non basta la semplice presentazione del ricorso, o la presenza dell’avvocato).

Cifre esorbitanti che si spiegano con la prolungata sospensione dei concorsi e anche con la mancanza, per molti dei concorrenti, di alternative nell’attuale mercato del lavoro: ben due terzi dei candidati (214.453) non provengono dalle graduatorie ad esaurimento, non sono insomma persone che hanno fatto dell’insegnamento la loro prima scelta professionale. Solo 106.757 (33,2%) sono infatti i candidati presenti nelle graduatorie.

Ma queste cifre abnormi si spiegano soprattutto alla luce della conclamata incapacità della macchina amministrativa del Miur di mantenere il ritmo triennale dei concorsi, che avrebbero dovuto essere banditi nel 2002, 2005, 2008, 2011 e che per varie ragioni di carattere politico-sindacale, ma anche per “convenienza” di potere dell’apparato burocratico, non sono stati banditi.

Si tenga conto che nello stesso periodo, tra il 2000 e il 2012, sono state effettuate, con cadenza triennale, ben cinque sessioni di prove Ocse-Pisa, di complessa organizzazione: nel 2000, 2003, 2006, 2009 e 2012. In questo caso la macchina ha funzionato, forse perché ha potuto contare sulla partecipazione attiva delle scuole. Anche per i concorsi futuri potrebbe essere questa la strada.