Riapertura scuole, è ancora caos tra DPCM e ricorsi al Tar. Le Regioni chiedono chiarezza

da OrizzonteScuola

Di redazione

Sempre più caos sulla riapertura delle scuole superiori. Il Dpcm rappresenta la cornice nazionale all’interno della quale le Regioni inseriscono le loro ordinanze, ma, nella maggior parte dei casi, spesso sono più restrittive rispetto alla norma nazionale e in più casi sono state impugnate da comitati di genitori i quali chiedono che i figli rientrino a scuola.

Infine ci sono i tribunali amministrativi, che chiamati a pronunciarsi, a volte hanno costretto le Regioni a riaprire le scuole prima di quanto queste avessero voluto (è il caso dell’Emilia Romagna) mentre altre volte hanno dato ragione ai provvedimenti dei governatori.

Così come segnala l’Ansa, in un focus, questo rappresenta una babele di indicazioni e disposizion a cui si aggiungono ogni giorno le proteste sia dei ragazzi che vorrebbero tornare a scuola.

La preoccupazione dei presidenti di Regione, intanto, è alta: temono che le loro ordinanze presenti e future possano continuare ad essere impugnate, con tutte le conseguenze legali e pratiche che questo comporta e sono preoccupati dalle parole del Cts che ha ammonito i governatori che non aprono ad assumersene la responsabilità.

Di qui la richiesta di incontro avanzata dai presidenti di Regione ai ministri Speranza e Boccia di un’assoluta necessità di un chiarimento, anche di natura normativa, che risolva” la situazione “di incertezza che va a discapito in primo luogo di studenti, genitori e di chi nella scuola lavora”.

“Ripristiniamo le competenze statali sull’istruzione e facciamolo velocemente”, è la richiesta del segretario Flc Cgil, Francesco Sinopoli.

“Nella schizofrenia decisionale, tra pareri scientifici che non hanno potere ordinatorio e prese di posizione delle istituzioni nazionali e locali che non determinano alcun cambiamento, arroccate per lo più su posizioni ideologiche, la scuola si divide in mille pezzi”, ha osservato sconsolata la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi.