Scuola, riparte il concorso straordinario «chiuso per Covid»

da Corriere della sera

Sospeso causa Covid a pochi giorni dal traguardo finale, riprende il travagliato e contestatissimo (non solo da sindacati e opposizione ma anche da una parte della maggioranza, Pd in testa) concorso straordinario che dovrebbe portare in cattedra dopo l’estate 32 mila nuovi prof delle medie e delle superiori. Un pannicello caldo visti i drammatici buchi in organico apertisi quest’anno, ma comunque sempre più di nulla visto che per gli altri concorsi ordinari (33 mila posti per medie e superiori e quasi 13 mila per materne ed elementari) ancora non c’è una data e, fra prove preselettive scritto orale, per la proclamazione dei vincitori se ne riparlerà se va bene a settembre 2023. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato ieri le nuove date delle ultime prove del concorso riservato ai precari, che si svolgeranno fra il 15 e il 19 di febbraio, con una media di 10 candidati per aula come prevedono le norme anti Covid. La prova scritta, fatta al computer, dura 150 minuti e prevede cinque domande a risposta aperta (nella prima versione doveva essere un quiz a crocette poi saltato in seguito alle contestazioni) più un quesito di inglese. L’elenco delle sedi d’esame sarà comunicato dagli Uffici Scolastici Regionali almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove stesse nei rispettivi Albi e sui siti Internet.

Il flop (annunciato) del sostegno

Quali sono le classi di concorso ancora in sospeso? Si va da latino e greco alla fisarmonica, dai laboratori enogastronomici al russo, ma la parte del leone la fanno gli insegnanti di sostegno. In tutto sono in palio 5.669 posti, 4.069 per le scuole medie (lunedì 15 febbraio, al mattino) e 1.600 per le superiori (giovedì 18 febbraio, sempre al mattino). A garantire il distanziamento, in questo caso, più ancora del protocollo per la sicurezza ci penserà la penuria di candidati, visto che le domande arrivate pari alla metà dei posti a disposizione:2.745. Nella sola Lombardia su 1.680 cattedre a concorso i candidati sono soltanto 361, mentre già le assunzioni di quest’anno sono state un flop assoluto: su seimila nuovi prof autorizzati dal Mef a luglio, se ne sono concretizzati appena 43. La mancanza di insegnanti specializzati per il sostegno è un problema cronico, ma a pesare su quest’ultimo concorso riservato ai precari di lungo corso è stata la precondizione dei tre anni di servizio nelle scuole che ha tagliato fuori tutti quelli che si sono specializzati più di recente. Su questo punto specifico la ministra Lucia Azzolina, dopo un lungo braccio di ferro con il Pd che proponeva una stabilizzazione semiautomatica di tutti coloro che hanno seguito i corsi di specializzazione a numero chiuso, alla fine ha ottenuto invece che il governo inserisse nella legge di Bilancio 2021 un piano pluriennale di assunzioni per 25 mila docenti di sostegno attraverso una nuova procedura di concorso riservata proprio e solo agli specializzati. Nel frattempo, a fine dicembre, il ministero ha emanato un decreto con cui ridefinisce le regole per i piani di studio degli studenti disabili: la novità più contestata, da associazioni e genitori, fra i quali anche il leader della band Elio e le storie tese, padre di un ragazzo autistico, è la possibilità di esonerare gli alunni da alcune lezioni qualora non siano ritenuti in grado di seguirle.