Appello alla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza

CON LA DAD IN GRAVE PERICOLO L’EQUILIBRIO PSICOFISICO E IL BENESSERE DI BAMBINE E BAMBINI, RAGAZZE E RAGAZZI

CIAI, l’associazione che dal 1968 è al fianco di bambini e ragazzi vulnerabili, ha inviato un appello alla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Carla Garlatti

La salute non è solo mancanza di malattia ma anche equilibrio psicofisico e benessere personale. Ciò vale in particolare per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, cioè persone che vivono una fase evolutiva della loro personalità che necessita di attenzione, socialità, relazione. La situazione è molto seria e va presa immediatamente in considerazione, a tutti i livelli” a lanciare questo appello è l’associazione che di minori si occupa da più di 50 anni, il CIAI, Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, attraverso le parole di Marco Chistolini, psicologo e psicoterapeuta, direttore scientifico dell’associazione.

Nel corso degli anni CIAI ha maturato una significativa esperienza in materia di educazione e didattica, sviluppando tra gli altri, in 6 città italiane un Progetto – #tu6scuola- volto a prevenire l’abbandono scolastico e contrastare la povertà educativa.

Il timore è che la Didattica a distanza, strumento quanto mai utile in situazioni di emergenza, che ha consentito di mantenere un minimo di relazione tra studenti e studentesse  e tra questi ed i loro docenti nei momenti più drammatici della pandemia, sia considerato un palliativo, un sostituto della didattica in presenza.”, dice Paolo Limonta, maestro, Assessore all’edilizia scolastica del Comune di Milano e membro del Consiglio direttivo di CIAI.

Il Consiglio Direttivo di CIAI rispondendo alla preoccupazione di tante famiglie e, raccogliendo i pareri unanimi di psicologi, insegnanti, educatori ma anche genitori e studenti, ha inviato una sollecitazione all’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti affinché si faccia portavoce nei contesti istituzionali competenti che la Didattica a distanza:

impedisce le relazioni sociali necessarie che, specialmente in età adolescenziale, sono parte integrante dell’educazione.

– rischia di provocare danni causati dall’eccessivo utilizzo di dispositivi tecnologici che, anziché supportare l’educazione, diventano strumenti per allontanarsi dalla realtà

crea disuguaglianze. Sono molto diverse infatti le opportunità formative di cui possono usufruire gli studenti a secondo della possibilità di accedere a dispositivi tecnologici, a connessioni di qualità ma anche ad abitazioni in cui poter usufruire di uno spazio personale per seguire le lezioni nonché del supporto di un adulto.

– crea problemi di tipo psico-emotivo, costringendo i ragazzi a passare lunghe giornate soli, senza alcun controllo. Questo a discapito specialmente dei più fragili, i meno motivati e coloro che hanno meno strumenti culturali o sociali su cui contare, quindi aumentando ulteriormente le disuguaglianze.

La Didattica a distanza, si dice nel documento inviato, non deve quindi essere un alibi per “fingere” di garantire il diritto allo studio pur tenendo chiuse le scuole in presenza.

E’ fondamentale fare tutto il possibile per assicurare la scuola in presenza per poter garantire il diritto allo studio, all’educazione, alla socialità, alle pari opportunità di ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza e contrastare le disuguaglianze.