Mobilità docenti: eliminare il vincolo quinquennale. Emendamento del M5S al decreto milleproroghe

da OrizzonteScuola

Di redazione

Mobilità docenti per l’anno scolastico 2021/2. Il vincolo quinquennale di permanenza nella sede di assunzione dal 1° settembre 2020 provoca malumori e proteste da parte dei docenti che si vedono negato il ricongiungimento familiare, anche solo annuale. Apprendiamo dalle pagine di Italia Oggi di alcuni emendamenti del M5S, a firma Vittoria Casa, presidente della commissione cultura di Montecitorio, e Virginia Villani, volti all’abolizione del vincolo quinquennale docenti.

Non conosciamo l’esatta formulazione, per cui attendiamo di conoscere più in dettaglio il testo.

Ricordiamo la normativa

A decorrere dalle immissioni in ruolo disposte per l’anno scolastico 2020/2021, i docenti a qualunque titolo destinatari di nomina a tempo indeterminato possono chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra istituzione scolastica ovvero ricoprire incarichi di insegnamento a tempo determinato in altro ruolo o classe di concorso soltanto dopo cinque anni scolastici di effettivo servizio nell’istituzione scolastica di titolarità, fatte salve le situazioni sopravvenute di esubero o soprannumero. La disposizione del presente comma non si applica al personale di cui all’articolo 33, commi 3 e 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, purché le condizioni ivi previste siano intervenute successivamente alla data di iscrizione ai rispettivi bandi concorsuali ovvero all’inserimento periodico nelle graduatorie di cui all’articolo 401 del presente testo unico”. Quali le uniche deroghe previste

Si era già tentato in Legge di Bilancio 2020

Nel corso della Legge di Bilancio 2021 era stato l’ex Ministro Fioramonti a tentare di eliminare il vincolo. L’emendamento era stato respinto

Il motivo? Parere contrario del Ministero dell’Istruzione. Mi dispiace che la maggioranza parlamentare – aveva comunicato l’ex Ministro- non abbia fatto una scelta diversa e si sia adeguata alla decisione ministeriale. Soprattutto di fronte al fatto che il Ministero ha bloccato non solo il mio emendamento (che qualcuno avrebbe potuto considerare “radicale”), ma anche un altro emendamento di compromesso che aveva ottenuto le firme di parlamentari del MoVimento 5 Stelle“.

In quell’occasione anche la Lega si era espressa contro il vincolo quinquennale, ma a favore del mantenimento di almeno di tre anni nella stessa sede di assunzione

“Il blocco quinquennale del docente nel medesimo luogo è eccessivo: quando sei lontano da casa, incide in modo a volte devastante nei rapporti familiari. […] Il diritto alla continuità didattica degli studenti impone, comunque, non meno di tre anni di permanenza dell’insegnante nello stesso posto: chi “offre” la riduzione a un anno – sapendo perfettamente che non sarà considerata – fa un’operazione utile solo a intercettare consenso. Stessa cosa quando l’operazione viene reiterata illudendo gli interessati che un ordine del giorno impegni realmente il Governo“, aveva affermato il Sen. Pittoni  responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama.

Contrari al vincolo quinquennale anche i sindacati. Causa, a loro parere, anche del fallimento della call veloce a settembre 2020  e del numero così elevato di posti vacanti rimasti senza titolare e assegnati ancora una volta come supplenza.