Lo Sport secondo Papa Francesco

Francesco, lo sport come la fede

di Antonio Stanca

   Il 2 Gennaio 2021 in allegato a “La Gazzetta dello Sport”, primo numero del nuovo anno, è uscito a firma di Pier Bergonzi, vicedirettore del giornale, il testo relativo all’intervista che il Papa gli aveva rilasciato alcuni giorni prima riguardo allo sport. S’intitola Lo sport secondo Papa Francesco e contiene la lunga conversazione avvenuta tra il pontefice e il giornalista. Questi gli aveva posto domande che percorrevano l’intero arco della sua vita, che tendevano a far emergere quanto lo sport avesse significato per lui prima e dopo, quando era bambino, ragazzo e quando Papa. Molte erano state le domande e molte le risposte. Da queste si è capito che lo sport ha rappresentato e rappresenta per Francesco un aspetto importante della vita, della società, della storia, un’attività fondamentale per la crescita, lo sviluppo, la formazione dei giovani. Nel rispondere è partito dalla sua esperienza di bambino che aveva giocato con i coetanei nella “piazzetta vicino casa” con una “palla di stracci”, poi a basket quando era ragazzo, ed è giunto alle sue attuali convinzioni. Allora il suo era stato solo un gioco ma gli aveva fatto capire quanto fosse importante, quanto servisse ad avvicinare, a stare insieme, come insegnasse a non ricorrere a sotterfugi, inganni ma a cercare la chiarezza, l’onestà perché giocare, competere significa anche rispettare, come portasse ad accettare qualsiasi risultato, compresa la sconfitta in una gara, a non credere soltanto nel talento, nelle qualità innate, nelle disposizioni naturali ma soprattutto nell’esercizio di queste, nel loro allenamento. Senza allenamento quel talento era destinato a guastarsi, a finire mentre con esso diventava sempre migliore.

   Questi erano i benefici che Francesco, già allora, aveva visto procurati al corpo e allo spirito dall’attività sportiva, quelli che lo avevano portato, in seguito, a favorirla, promuoverla perché capace, appunto, di fare del bene, di portare al bene. Al bene dello sport era giunto a paragonare quello della fede. Come lo sport anche la fede permette di ritrovarsi, collaborare, pensare, fare insieme, scambiare con gli altri pur se diversi, sconosciuti. Anche nella fede c’è un senso di convivialità, uno spirito di unità, di partecipazione. Anche la fede richiama, raccoglie, collega, unisce. Fa evitare le vie nascoste e orienta verso la lealtà, la giustizia, dispone verso risultati anche negativi. Neppure nella fede c’è qualcosa di scontato, di già acquisito poiché serve praticare, mettere alla prova anche i buoni sentimenti. Solo così migliorano, si perfezionano fino a far acquisire un notevole senso di equilibrio, una buona capacità di giudizio, un’elevata dimensione morale capace di tenere lontano dagli eccessi, dalle esagerazioni e di avere una condotta buona, giusta, utile per sé e per gli altri.

   Alla fede assomiglia, quindi, lo sport, è uno dei beni della vita, dice Francesco al Bergonzi che lo intervista, e la Chiesa non ha mai perso di vista questa verità, non ha mai cessato di promuoverlo con le palestre, i campetti dei suoi tanti oratorii. Non lo ha considerato un aspetto secondario ma necessario, fondamentale per la formazione fisica e morale dei giovani.     Anche presso il pubblico lo sport ha i suoi effetti positivi, osserva Francesco, poiché lo fa partecipe di sensazioni, emozioni che lo allontanano da pensieri cattivi e lo conducono sulla via del bene, quella dei suoi campioni preferiti, che in genere vivono semplicemente, senza vizi. Un modo lo si potrebbe considerare per migliorare la vita, la società, per procedere verso un’altra umanità. Non ci si può aspettare molto con i tempi che corrono ma non si può nemmeno negare che ad una soluzione dei problemi che si sono oggi accumulati si va sempre più pensando. E se questa cominciasse a venire da quelle folle che accorrono perché c’è il Papa o un clamoroso evento sportivo? Da quelle folle mosse soltanto da buona volontà? E se si cominciasse a far rientrare tra gli interessi di quelle anche altri che come la religione, lo sport sono ugualmente utili?