De Luca, scuole a rischio chiusura: pronta la nuova ordinanza

da Corriere della sera

Potrebbe essere stata una breve pausa di riapertura quella delle scuole in Campania. Il governatore Vincenzo De Luca, che a gennaio solo gradualmente, e solo sotto pressione del governo, ha deciso di riaprire le classi agli studenti, potrebbe fare marcia indietro già nelle prossime e ore, e richiudere, alla luce dei contagi. Del resto, ci sono zone dove le scuole stanno già chiudendo: si allunga l’elenco degli istituti chiusi a Torre del Greco (Napoli) a causa dei contagi da Covid-19. Dopo il plesso Conte di via Santa Maria la Bruna e la sede centrale dell’Angioletti, anche la scuola per l’infanzia del plesso Giovanni Paolo II è stata chiusa dalla dirigente scolastica. Nel giorno in cui le scuole superiori sono tornate in presenza, lunedì scorso, anche se al 50%, c’è stata un’impennata di contagi. E già migliaia di famiglie in Campania hanno presentato la richiesta ai dirigenti scolastici di consentire ai propri figli la didattica a distanza in alternativa a quella in presenza, accogliendo il «richiamo» del governatore a scegliere in libertà se riportare i ragazzi in classe fisicamente. L’Unità di crisi dovrebbe riunirsi nelle prossime ore per valutare complessivamente l’incidenza del rientro a scuola : De Luca, sulla base di queste valutazioni, potrebbe decidere di bypassare quanto imposto dal Tar e tornare a una chiusura, anche se parziale, degli istituti. Tanto più che non avrà la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a contrastarlo come nei mesi scorsi. In Campania le scuole di ogni ordine e grado erano state chiuse già ad ottobre. Gli studenti delle prime tre classi delle elementari sono tornati in classe solo il 7 gennaio, quelli di quarta e quinta e delle medie il 21, le superiori il 1° febbraio.

I dati

Anche ieri il tasso di positività era al 7,92% contro l’8,04 del giorno prima, ben al di sopra della media nazionale (4,7). La regione schizza al secondo posto, subito dopo la Lombardia, per incremento di contagi. Un dato che conferma le preoccupazioni legate ai comportamenti nella «zona gialla», che qui è in vigore da due settimane. I nuovi casi sono 1.539, di cui 81 sintomatici, su 19.429 test eseguiti. Diciassette le vittime, di cui sei nelle ultime 48 ore e 11 risalenti ai giorni precedenti. Il bollettino di ieri dell’Unità di crisi segnala anche 1.264 guariti. In lieve calo la pressione sugli ospedali: i posti in terapia intensiva occupati sono 100, tre in meno di ieri, e quelli di degenza 1.475 (-5).

Il flop dei trasporti

Una delle situazioni più monitorate è quella dei trasporti, che lo stesso De Luca aveva segnalato come uno dei principali motivi di segnalazione da parte delle famiglie: è stato un flop l’iniziativa messa in campo dall’Anm a Napoli per garantire bus dedicati agli studenti per il rientro in aula. Lunghe file sono state notate all’ingresso della stazione Piscinola della linea 1 della metropolitana. «I ragazzi non si sono fidati del programma di esercizio scolastico su gomma dell’Anm ed hanno disertato la scuola stamattina – dice Marco Sansone dell’Usb – hanno preferito scioperare o muoversi con auto private per garantire la loro sicurezza». «I ragazzi hanno soprattutto capito – evidenzia il sindacalista – che questi fantomatici autobus scolastici, sono tutto, tranne che scolastici perché può accedervi chiunque, da chi va a lavoro a chi va a fare la spesa. Si tratta di un flop fragoroso». Flop anche dell’analoga iniziativa messa in campo dall’Eav: «I 67 bus in strada – fa sapere l’Ente Autonomo Volturno – hanno portato in media una persona a corsa».