Art. 1 – Aula Benessere

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Art. 1 – Aula Benessere

di Roberta Bellino (*)

Da qualche tempo nell’Istituto Comprensivo da me diretto coltivavamo l’idea di creare uno spazio pensato e studiato per i ragazzi affinché, nei momenti di affaticamento, stanchezza, rabbia e frustrazione, avessero un luogo che li accogliesse senza giudizi né costrizioni. Tanti pensieri, tante riflessioni con la psicologa scolastica e con la referente di plesso, sempre attente a raccogliere gli stimoli provenienti dalla dirigenza.

Poi un giorno, in una calda giornata del luglio scorso, tra le mille scartoffie dei decreti, delle circolari, delle linee guida per la riapertura in sicurezza dell’a.s. 2020/21, tra le tante preoccupazioni causate dalla pandemia, tra le mille incertezze ed i mille dubbi di una situazione limite – fatta di informazioni last-minute e mai definitive – , riesco finalmente a trovare il tempo per un appuntamento richiesto da una dolcissima e sensibile mamma, il cui figlio avrebbe iniziato a frequentare il mio istituto proprio a settembre 2020. La signora mi spiazza, piacevolmente dicendomi: “Mi piacerebbe dare alla scuola di Cirimido [plesso dell’I.C. da me diretto che abbraccia quattro Comuni] il nostro contributo. Mio marito ed io vorremmo regalarvi delle felpe che diano a tutti gli studenti un’identità ed un senso profondo di appartenenza all’Istituto”. La mia collaboratrice vicaria ed io ci guardiamo stupite, incredule di tanta generosità rivolta ad una scuola in cui il bimbo si stava accingendo ad entrare…

E così, riflettendo insieme alla signora Rossi [nome fittizio], arriviamo in uno stretto giro di minuti a ricongiungere le coincidenze e i bisogni e a metterli in fila. E infatti alla proposta della mamma ne facciamo una nostra, più rispondente alle esigenze formative della scuola: “Perché invece non proviamo ad allestire un’aula relax e ben-essere in cui i bambini si possano sfogare e sentirsi liberi di esprimersi? Un’aula colorata, piacevole, ricca di spunti educativi, ricca della bellezza del gioco e dell’apprendimento?”.

La signora Rossi non esita, comprende l’intenzionalità educativa della proposta, fa sua la nostra innovativa idea e si mostra di un entusiasmo contagioso. Subito si mette in moto con un’energia propulsiva che irradia me e la referente di plesso. Partono le ricerche e gli studi sul rivestimento, sulla dotazione strumentale e su come realizzare l’allestimento e, voilà, nel giro di poche settimane, si arriva alla soluzione. Sotto Natale il regalo più bello: aula pronta e ragazzi già all’opera!

Pensato inizialmente come spazio dedicato ai più piccoli, di fatto è diventato un ambiente interessante per tutti, soprattutto per la possibilità di organizzare attività didattiche al di fuori di quello rigido e strutturato dell’aula in tempo di covid! È stato quindi predisposto un orario per il suo utilizzo in sicurezza: i gruppi dei bambini si alternano per condividere in uno spazio dedicato momenti di conversazione, per ascoltare e leggere storie, per fare attività psicomotorie. Per i bimbi, che hanno bisogno di fruire di tempi e spazi da vivere anche al di fuori dell’aula, è diventato spazio prezioso in cui continuare le loro esperienze educativo-didattiche in un altro contesto, ludico e accogliente, particolarmente per quei bambini che si trovano più a disagio in una situazione d’aula troppo formale e ingessata.

La proposta ha potuto essere realizzata anche grazie all’intenso lavoro di interlocuzione e collaborazione che in questi ultimi anni abbiamo fatto per stabilire rapporti proficui con le famiglie e il territorio. Sotto questo profilo il risultato conseguito rappresenta una tappa di un disegno molto più ampio che stiamo cercando di portare avanti; per noi era molto importante realizzare questo progetto per poter dare una risposta concreta ad un bisogno educativo che avevamo rilevato.

Il resto è da vedere, sotto gli occhi di tutti!

(*) Dirigente scolastica, IC Fenegrò (CO)