CONCORSO STRAORDINARIO

CONCORSO STRAORDINARIO, DAL MI ANCORA NESSUNA INDICAZIONE SUI TAMPONI

“Tra cinque giorni riprenderanno il via le prove scritte del concorso straordinario interrotte a novembre, ma dal ministero dell’Istruzione non è ancora arrivata alcuna indicazione in merito all’obbligo per i partecipanti di presentarsi con il referto del tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, contrariamente a quanto disposto dal protocollo precedente che richiedeva una semplice autocertificazione. Lasciare allo sbando migliaia e migliaia di docenti è inaudito”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che lunedì scorso ha inviato una richiesta a viale Trastevere affinché emani in tempi strettissimi una nota informativa da diramare il più capillarmente possibile a tutte le scuole.

“In questi giorni siamo sommersi da telefonate di docenti che chiedono chiarimenti proprio perché la modifica del protocollo da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica non ha avuto, a pochi giorni dalle prove, una corretta e capillare diffusione. Il rischio concreto è che a molti candidati venga inibito l’accesso alle sedi concorsuali, magari dopo aver sostenuto lunghi viaggi da un capo all’altro del Paese per sostenere le prove.  Senza considerare, poi, che il 15 febbraio è lunedì e la tempistica dei tamponi nel weekend è notoriamente più lunga”. 

“Riteniamo grave, infine, che i docenti precari siano costretti a farsi carico dei Covid test. Perciò chiediamo che i controlli richiesti vengano svolti nelle scuole dove si presta servizio, con tempistiche e costi a carico delle singole istituzioni scolastiche”.