Ripristinare i servizi degli assistenti igienico personali

Alunni disabili, “ripristinare i servizi degli assistenti igienico personali”
Redattore Sociale del 11/02/2021

A chiederlo è il Coordinamento H di Palermo con una lettera al presidente Musumeci e agli assessori regionali Razza e Scavone, anche a seguito delle numerose segnalazioni delle famiglie. Dalla regione la proposta di una task force tra governo regionale, parlamento e garante della disabilità.

PALERMO. Garantire il diritto allo studio che parte soprattutto dal riconoscimento dei diritti essenziali all’inclusione scolastica per gli studenti con disabilità grave. Inclusione che può avvenire soltanto se vengono ripristinati i servizi degli assistenti igienico personali. A sottolinearlo con forza è il Coordinamento H che accorpa diverse associazioni. Allo scopo lo stesso Coordinamento ha inviato una lettera al presidente della regione Nello Musumeci e agli assessori alla sanità Ruggero Razza e alla famiglia Antonio Scavone. La richiesta alle massime autorità governative competenti arriva pure a seguito delle numerose segnalazioni delle famiglie siciliane con figli con disabilità che necessitano di questo servizio. 
“La nostra forte preoccupazione deriva dalle recenti informazioni assunte attraverso numerose segnalazioni di genitori, che vedono negare ai propri figli, il fondamentale diritto ad una corretta inclusione scolastica – scrive il Coordinamento H -, diritto che passa attraverso la possibilità che questi, possano fruire di tutti quei supporti indispensabili a garantire la corretta risposta ai bisogni di assistenza e cura in ambito scolastico. A tutt’oggi, infatti, assistiamo allo smantellamento di uno dei servizi fondamentali per alunni e genitori, cittadini di questa Regione, che rimangono, ancora una volta, vittime incolpevoli di rimbalzi di competenze ed interpretazioni di comodo delle norme. È infatti vero che nonostante i contenuti della Deliberazione di Giunta in oggetto, il servizio previsto non è partito se non in pochissimi Comuni e per un tempo brevissimo”.
La Giunta regionale con la deliberazione n. 323 del 23 luglio scorso si era espressa, infatti, per fare ritornare l’assistenza igienico personale agli operatori scolastici. Si era nello stesso tempo recepita la richiesta delle associazioni di aggiungere al personale scolastico altri servizi integrativi svolti da personale specializzato. Ma i comuni siciliani non hanno dato seguito a questa delibera.
“Era sostanziale e in coerenza a quell’atto di Governo – sottolinea la presidente del Coordinamento H Marilina Munna -, tracciare e disporre i passaggi consequenziali, attraverso la costituzione di un capitolo di spesa destinato ad hoc, che consentisse ai Comuni – ove risultasse insufficiente e poco qualitativo il supporto dei collaboratori scolastici, tenuto conto della necessità di dover garantire diritto all’assistenza specialista riconosciuto agli studenti con disabilità grave e gravissima – di sostenere le strutture scolastiche, realizzando e garantendo quei servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi in favore degli alunni con disabilità. Questo Coordinamento H, ritiene urgente ed indispensabile un intervento diretto a porre in essere i contenuti della Deliberazione della Giunta Regionale n.323 del 23 luglio 2020 e ogni necessaria consequenziale azione, affinché il diritto allo studio delle Persone con disabilità venga compiutamente garantito. Si auspica che, superata la fase di emergenza, oramai continua, si possano avviare quelle azioni utili affinché agli studenti con disabilità sia garantito il Piano Educativo come parte integrante del Progetto Individuale di Vita ai sensi dell’Art. 14 legge 328/2000, tanto agognato e mai realizzato. Rimaniamo ancora in attesa di vedere realizzata quella programmazione tante volte richiesta, a partire dal potenziamento delle UVM, già evidenziata con precedenti note all’assessore alla Salute, per arrivare ad una piena inclusione delle persone con disabilità”. 
“Constatiamo ormai da anni che sull’assistenza igienico personale c’è una disattenzione massima – incalza pure Rosario Fiolo, vicepresidente del Coordinamento H -.Vogliamo capire dalle autorità preposte perché si è fermato il processo che stava per fare partire questi servizi a garanzia del diritto allo studio degli studenti con disabilità. Da una parte riteniamo che il servizio igienico personale possa essere continuato dal personale scolastico che però non essendo in numero sufficiente deve essere integrato da altre figure di supporto specialistiche. Pertanto, chiediamo alle autorità regionali, ai comuni e all’ufficio scolastico regionale che, in relazioni alle loro diverse competenze, si assumano le loro responsabilità al fine di dare alle famiglie siciliane finalmente risposte e soluzioni concrete”.
Intanto dalla regione è arrivata una nota dell’assessore Antonio Scavone. “Nell’assistenza igienico personale agli alunni disabili si continuano a registrare disservizi e forti criticità per il servizio assicurato dal personale Ata, evidenziati anche da allarmati interventi di alcuni prefetti dell’Isola – ha dichiarato Antonio Scavone, assessore regionale alle Politiche sociali -. Sulla materia abbiamo proposto una task force tra governo regionale, parlamento e garante della disabilità con l’obiettivo di attivare procedure per la Sicilia, anche temporanee, al fine di evitare ogni tipo di disagio ai ragazzi disabili e di salvaguardare i lavoratori, in attesa di definire un accordo di programma già richiesto al Ministero della Pubblica Istruzione”.

di Serena Termini