Orale più tesina, ecco la maturità di giugno 2021

da Il Sole 24 Ore

di Claudio Tucci

Per i circa 480mila maturandi 2021 l’attesa potrebbe finire oggi. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è pronto a firmare l’ordinanza con le disposizioni sugli esami di Stato che inizieranno a metà giugno. I testi sono alle ultime limature tecniche, dopo un approfondito lavoro preparatorio condotto dall’ex ministra Lucia Azzolina che aveva ascoltato tutto il mondo della scuola, studenti in testa.

La maturità 2021 ricalcherà molto probabilmente lo schema 2020, seppur con qualche novità. Al posto dei canonici due scritti e dell’orale previsti prima della pandemia, la prova dovrebbe rimanere un solo ampio colloquio da svolgersi in presenza, che dovrebbe partire il 16 giugno. Accanto – molto probabilmente – a un elaborato/tesina, che dovrebbe partire dall’italiano, anche per consentire agli studenti di raccontare questi mesi difficili legati al Covid. L’alternativa è un tema sempre d’italiano.

Quanto alla commissione d’esame sarà composta da sei membri interni, più il presidente esterno.

A differenza del 2020, poi, quando i tre mesi di lockdown delle scuole suggerirono di ammettere all’esame di maturità tutti gli studenti quest’anno dovrebbe ritornare il giudizio di ammissione. Molto probabilmente servirà il 6 in tutte le materie, ma si potrà essere ammessi anche con una insufficienza. Tra i requisiti obbligatori non dovrebbe esserci l’aver svolto le ore minime di scuola-lavoro. Quanto alle prove Invalsi la soluzione che si starebbe delineando è di farle partire regolarmente a marzo per gli studenti di quinta superiore. Sul requisito d’ammissione si starebbe trattando.

«Le prove Invalsi sono utili a rilevare i livelli di apprendimento dei ragazzi – osserva Gabriele Toccafondi (Iv) -. Lasciamo poi alle scuole, nella loro autonomia, l’utilizzo di queste informazioni per impostare le necessarie attività di recupero».