Ordinanza della Puglia: con la ripresa della scuola in presenza più contagi

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

«In Puglia la curva epidemica è caratterizzata da una generale riduzione dell’andamento dei contagi nelle ultime settimane, dopo una ripresa dell’incidenza successiva alle festività natalizie»; ma «dalla metà del mese di gennaio», con la ripresa delle lezioni in presenza nelle scuole elementari e medie «si osserva un incremento dei nuovi casi nelle fasce di età 3-5 anni, 6-10 e 11-13 anni, ma non 14-18 anni»: è quanto viene riportato nell’ordinanza regionale con la quale il governatore Michele Emiliano ha disposto la didattica digitale integrata per tutte le scuole sino al 14 marzo, dopo la sospensione della precedente ordinanza da parte del Tar Puglia.

Per motivare la decisione di un nuovo provvedimento, il governatore riporta una indagine epidemiologica svolta dal dipartimento Salute nella quale si evince la ripresa dei contagi nelle scuole. «I dati della sorveglianza scolastica – si legge – consentono di osservare che, all’aumento della didattica in presenza, registrato nelle scuole di tutti i gradi (anche se in misura sostanzialmente minore nelle secondarie di secondo grado), è corrisposto un aumento in valori assoluti dei contagi tra gli studenti. Nonostante il rallentamento dei contagi in ambito scolastico, il tasso di nuovi positivi settimanali tra gli studenti rimane superiore al tasso riscontrato nella popolazione generale»; e «risulta in costante e importante aumento il numero dei soggetti (sia tra gli studenti che nel personale) per cui è stato disposto un provvedimento di isolamento/quarantena».

Secondo la task force anti Covid pugliese, «l’aumento della frequenza scolastica, comportando un aumento del numero dei contatti interpersonali, aumenta il rischio dei contagi che in effetti sono apparsi in incremento fino alla precedente settimana di monitoraggio. Il dato deve essere tuttavia letto anche prendendo in considerazione gli effetti della circolazione di varianti virali nella popolazione scolastica, in particolare nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle secondarie di I grado, che è stato possibile osservare in alcune regioni dove sono stati isolati i ceppi inglese e brasiliano. Tale circostanza impone l’assunzione di stringenti iniziative di carattere preventivo, adottando nuove misure finalizzate alla massima limitazione dei contatti interpersonali, per contenere il rischio di una nuova ripresa dei contagi, nelle more di completare la campagna vaccinale».