Governo Draghi: stop ai seggi elettorali nelle scuole

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da La Tecnica della Scuola 

Sembra che il Governo Draghi intenda davvero chiudere una volta per tutte con la tradizionale chiusura delle scuole in occasione delle elezioni politiche o amministrative.
In questi giorni il Ministero degli Interni ha scritto infatti a tutte le prefetture d’Italia chiedendo di coinvolgere immediatamente i sindaci e di sollecitarli a trovare sedi alternative a scuole.

Attualmente – riferisce l’Ansa – sul territorio nazionale l’88% dei 61.562 seggi elettorali si trova all’interno di edifici scolastici. Ma adesso il ministero punta a dare nuovo impulso all’iniziativa già avviata l’anno scorso in occasione del turno elettorale del 20 e 21 settembre 2020, quando 1464 sezioni elettorali di 471 Comuni diversi erano state spostate dalle scuole ad altre sedi.

Nella circolare inviata ai Prefetti, il Ministero segnala la necessità di “evitare – nella misura più elevata possibile – interruzioni della didattica; esigenza maggiormente avvertita allo stato attuale, attese le problematiche che si sono avute nelle scuole a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in corso”.

Il Gruppo di lavoro che si è costituito presso il Ministero ha indicato diverse tipologie di possibili sedi alternative: uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche, se il loro uso come seggio non impedisca l’attività didattica.
Ma ci potrebbero essere anche altre soluzioni: circoli ricreativi e sportivi; locali dopolavoristici; spazi espositivi e fieristici; per evidenti motivi di opportunità non sarebbero invece indicati edifici come sedi di partiti politici od organizzazioni sindacali, edifici di culto e caserme.