Versari (al posto di Bruschi) e Boda al vertice del MI

da Tuttoscuola

E’ stato molto rapido il ministro dell’istruzione Bianchi a completare la nuova squadra di vertice di Viale Trastevere.

Dopo la nomina – di natura politica e di competenza del Governo – piuttosto tribolata dei sottosegretari, con l’arrivo al Ministero del leghista Rossano Sasso e della pentastellata Barbara Floridia, sono stati già definiti i capi della struttura amministrativa, di competenza diretta del nuovo ministro, che propone la nomina al Consiglio dei ministri.

Pochi giorni fa era stato confermato come capo di gabinetto il consigliere Luigi Fiorentino. A capo dei due Dipartimenti una conferma e una new entry, stabiliti dal Consiglio dei ministri del 26 febbraio.

Giovanna Boda, dirigente di prima fascia del ruolo del soppresso Ministero dell’istruzione, università e ricerca, è stata confermata nell’incarico di Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, da cui dipendono anche tre direzioni generali.

Stefano Versari, dirigente di prima fascia del ruolo del soppresso Ministero dell’istruzione, università e ricerca, ha ricevuto l’incarico di Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’istruzione, da cui dipendono anche quattro direzioni generali.

Due settimane fa erano stati registrati i nuovi regolamenti di riorganizzazione del Ministero dell’istruzione a seguito dello sdoppiamento con il ministero dell’università e della ricerca.

Con l’uscita di Lucia Azzolina ha dunque perso il posto il suo più stretto collaboratore, Max Bruschi.

Per molti in questi mesi Max Bruschi è stato il deus ex machina del ministero. Non c’è stato decreto ministeriale, atto amministrativo, costituzione di gruppi di lavoro, comitati di settore, senza che vi sia stato il suo diretto intervento e condizionamento. Rientra nel peso del Dipartimento che ha diretto, ma c’è chi dice che il suo potere è stato forse maggiore di quello del Capo di Gabinetto e la sua influenza sulla ministra Azzolina molto forte in virtù di un rapporto già consolidato quando la Azzolina era sottosegretario e prima ancora quando era semplice parlamentare.

Il fatto che il documento elaborato in primavera dalla task force coordinata proprio dal prof Bianchi, il nuovo ministro, sia stato apparentemente poco considerato (il documento della commissione è stato pubblicato per la prima volta sul sito del Ministero solo dopo l’arrivo di Bianchi: https://www.miur.gov.it/web/guest/-/rapporto-finale-del-comitato-di-esperti-istituito-con-d-m-21-aprile-2020-n-203-scuola-ed-emergenza-covid-19) potrebbe aver inciso sulla scelta del ministro Bianchi.

Stefano Versari, forlivese del 1958, fino ad oggi Direttore generale dell’USR Emilia Romagna (dal 2014), che prende il posto di Bruschi, può vantare una solida collaborazione e buoni rapporti intercorsi a suo tempo quando il prof. Bianchi era assessore per l’istruzione nella Regione.

Il lavoro dell’altro Capo dipartimento, Giovanna Boda, 46 anni, direttore di ruolo, fortemente impegnata in questi mesi nell’affrontare l’emergenza della pandemia attraverso il sostegno quotidiano alle scuole, soprattutto quelle più in difficoltà, è stato apprezzato trasversalmente da tutte le forze politiche. La sua conferma era dunque attesa. L’impegno per lei preponderante sarà probabilmente quello sul terreno strategico del contrasto alla povertà educativa.

Al dottor Versari e alla dottoressa Boda gli auguri di buon lavoro da parte di Tuttoscuola