Nuovo DPCM: la nota del MI con i chiarimenti per le scuole

da Tuttoscuola

Con il Dpcm del 2 marzo 2021 sono state dettate nuove disposizioni attuative in merito all’emergenza epidemiologica. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato la nota con i chiarimenti per le scuole, vediamola di seguito.

Nuovo Dpcm: misure per le scuole in zona gialla

Sono indicate le disposizioni relative alle istituzioni scolastiche relative alla “zona gialla”. Rispetto al Dpcm precedente, è chiarito come le percentuali di didattica in presenza debbano riferirsi “ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca” delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con riferimento dunque alla numerosità degli studenti e non alle attività didattiche.
È confermato, come luogo istituzionale di concertazione e pianificazione, il Tavolo di coordinamento costituito presso ciascuna Prefettura-UTG, come disciplinato all’articolo 21 comma 3.

Nuovo Dpcm: utilizzo di mascherine a scuola

Si stabilisce che “è obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi”.

Nuovo Dpcm: scuole in zona arancione scuro

Il comma 2 prevede che i Presidenti delle Regioni, nei territori di loro pertinenza e in ragione della situazione epidemiologica (zona “arancione scuro”), possano disporre le misure espressamente previste per le “zone rosse”, in base alle quali “sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza”.

Nuovo Dpcm: le attività di PCTO

La nota del MI fa due precisazioni. La prima, riguarda le attività di PCTO (che sono, a tutti gli effetti, attività didattiche), per le quali interviene un articolo specifico (il 22) che le fa salve per quanto concerne le zone gialle. Rispetto alle situazioni delle zone rosse e arancione scuro, e salvo diversa eventuale indicazione da parte delle Regioni, occorre che i DS verifichino la loro modalità di attuazione specifica: le attività che assumono la forma di alternanza scuola lavoro sono eventualmente svolgibili, nelle modalità e con i correlati protocolli previsti nelle sedi ove hanno luogo, così come le attività che prevedono l’utilizzo di laboratori; in modalità a distanza, negli altri casi.

Nuovo Dpcm: scuole in zona gialle e attività per il recupero della socialità

La seconda, riguarda la disposizione nelle zone gialle, che “al fine di mantenere il distanziamento interpersonale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa, fatta eccezione per tutte le attività mirate all’apprendimento, al recupero della socialità, comunque nel rispetto delle norme di sicurezza”. Risponde alla ratio delle misure di salvaguardia ulteriore previste per le zone arancione scuro o rosse, l’applicazione anche in questi casi dell’articolo 43, predisponendo l’eventuale erogazione in DDI delle “attività mirate all’apprendimento”.

Nuovo Dpcm: la DDI e i laboratori

Le istituzioni scolastiche interessate alla sospensione dell’attività in presenza sono chiamate ad attivare i Piani per la DDI a suo tempo predisposti e il CCNI 25 ottobre 2020. Ciò rappresenta, per una parte almeno delle istituzioni scolastiche del I ciclo di istruzione e per i servizi educativi dell’infanzia, per quest’anno scolastico una novità, che gli USR e le articolazioni territoriali o le eventuali strutture
appositamente costituite sono chiamati ove necessario ad accompagnare e sostenere. Si precisa inoltre che “resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Nuovo Dpcm: la frequenza per alunni figli di personale sanitario

A questo proposito, restano attuabili, salvo ovviamente diversa disposizione delle Ordinanze regionali o diverso avviso delle competenti strutture delle Regioni, da verificare da parte degli USR, le disposizioni del Piano Scuola 2020-2021 (“Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione”, approvato con DM 26 giugno 2020, n. 39), nella parte in cui prevedono che vada garantita anche “la frequenza scolastica in presenza… degli alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”.

Restano ferme, per quanto non precisato in questa nota e per quanto compatibili, anche alla luce delle eventuali disposizioni adottate dalle Regioni, le precedenti indicazioni emanate dall’Amministrazione.