Uscire dal tunnel!

Uscire dal tunnel!

di Maurizio Tiriticco

SONO RIMASTO BASITO! Quando ho letto che il partito – cosiddetto? – DEM, democratici di sinistra, consta di ben 8 correnti, 8, otto, otto!?!?!? NON LO SAPEVO e – ripeto – sono rimasto alllibbbitooo!!! Eccole! Ma che fatica a copiare!!! Zingarettiani, Sinistra, Areadem, Sinistra radicale, Fianco a fianco, Amministratori, Base riformista, Giovani turchi!!! E ciascuna con i suoi leader!!! Leader? Mah! Ma nessuna che alluda a contenuti e ad obiettivi politici di qualche rilevanza. Oddio! Che dire? Ormai la politica, almeno quella “a sinistra”, nella quale mi sono sempre riconosciuto – iscritto dal 1946 al PCI – sembra che sia diventata un gioco tra persone! Nonché tra parole parole parole, che nulla hanno a che vedere con la bella canzone di Mina. E allora? Solo leader… cosiddetti… o fantasmi di leader, che neppure si riconoscono tra loro! Che sono soltanto nomi! O volti che a volte vediamo in TV duellare tra loro… a parole! Che dire? Non c’è più nulla di serio! Lo stesso Zingaretti ha affermato che nel PD da venti giorni “si parla solo di poltrone e primarie, mentre in Italia esplode la terza ondata del Covid”. Pertanto, nell’agone politico non c’è più nulla che rappresenti parti diverse – di qui la parola partito – comunque di un medesimo popolo, di milioni di persone che lavorano e che oggi, purtroppo, sono in particolare sofferenza! E mi chiedo: ma tutti i leader delle 8 correnti 8 che cosa pensano, che cosa scrivono, che cosa fanno? Boh!!! E allora??? Se la politica della sinistra è questa, chi ci guadagna? Non davvero il popolo, detto anche sovrano! E che anzi oggi è in grande sofferenza! Allora ricordo la Grande Prima Repubblica! Quella del PCI e della DC! C’erano altri partiti, ma la partita vera era anche tra uomini veri, Togliatti e De Gasperi. E poi tra i loro grandi successori: Berlinguer e Moro! Impegnati addirittura a costruire il cosiddetto “compromesso storico” Se penso a oggi, vedo solo attivo e male operante un compromesso… quotidiano! E taccio di altri compromessi, per carità di patria, e con la p minuscola!

L’Italia! Un Paese che nella seconda metà del secolo scorso, in un decennio, poco più poco meno, era diventato uno dei più grandi Paesi al mondo! Oggi, invece e purtroppo, ce la dobbiamo vedere con i Conte, i Grillo, i Salvini, i Di Maio, i Renzi e compagnia cantante! La RAI lamenta che Sanremo quest’anno non brilli per gli ascolti! Lo credo! L’intero Paese è ormai in tutt’altre faccende affaccendato! Altro che le canzoni di Sanremo! Parole spesso assurde e incomprensibili! Perché le parole malate della politica hanno colpito anche quelle delle canzoni! E allora? Insulse parole urlate! E musiche a tutto volume! E allora sembra che in materia di politica, quella vera, quella dei grandi confronti tra idee – non dico ideali – partiti, movimenti, tutto si sia azzerato! E allora? Dobbiamo vivere di ricordi? Schiacciati sul passato, privi di futuro! Inghiottiti dal covid?

Mi piace riportare una parte del “Discorso sull’origine della nostra Costituzione”, che Piero Calamandrei, illustre giurista, tenne ai giovani a Milano il 26 gennaio 1955: “””La politica è una brutta cosa, che me ne importa della politica? Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente la storiella di quei due emigranti che traversavano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorge che c’era una gran burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava. Impaurito, domanda a un marinaio: “Ma siamo in pericolo?”, e questo dice: “Se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda”. Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno e dice: “Beppe, Beppe, se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda!”. E Beppe risponde: “Che me ne importa, non è mica mio!” Questo è l’indifferentismo alla politica””” Mi piace ricordare che Piero Calamandrei, insieme a Dino Vannucci, Ernesto Rossi, Carlo Rosselli e Nello Rosselli negli anni trenta, in pieno regime di dittatura fascista, dette vita alla formazione di “Italia Libera”, un gruppo clandestino di ispirazione repubblicana e antifascista.

La nave oggi è l’intero nostro Grande e Bel Paese, che si trova in grande sofferenza… e i politici… che dovrebbero remare, ed in un’unica direzione, giocano invece a fregarsi l’un l’altro. Ed allora non è un caso che Zingaretti dichiari: “Qui funziona solo il fratricidio!”. E Fiorello da Sanremo gli dà un consiglio: “Carissimo! Le opzioni sono due: o ti candidi a Sindaco di Roma o vai a fare l’opinionista della D’Urso”. Lo sappiamo! Restituire Roma ai Romani, l’Italia agli Italiani e al mondo è un’impresa titanica. E allora non resta che la TV? Quella delle canzoni, dei pettegolezzi, delle immagini? Nonché di… “Uomini e Donne”, della Rete 5 di Mediaset? Sono questi i nuovi Italiani? E le nuove Italiane? Io penso a Mattarella che, consapevole di questa amara verità, almeno per il nostro Paese, ha il coraggio di riconoscere quanto ci dice il poeta: “Ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”. Una sera che sembra un lungo tunnel che non ha uscita!