Scocca l’ora del nuovo piano educativo «individualizzato»

da Il Sole 24 Ore

di Laura Virli

Con il decreto ministeriale 182 del 29 dicembre 2020, dopo un lungo periodo di gestazione, è stato finalmente adottato il nuovo modello nazionale di piano educativo individualizzato (Pei). Sono inoltre state ridefinite le modalità con cui assegnare le misure di sostegno agli alunni con disabilità. Il decreto introduce, infatti, una diversa modulazione nell’attribuzione delle ore di sostegno partendo dalla necessità di valorizzare tutte le professionalità presenti nella classe dello studente disabile. Si passa, nei fatti, a una correlazione più ragionata tra risorse e disabilità specifica, superando l’attribuzione meramente quantitativa. Ad esempio, viene rotto la proporzione gravità/rapporto 1:1.

Questa norma, tanto attesa, è da considerare un importante passo in avanti a garanzia del diritto allo studio degli studenti con disabilità, in linea con la tradizione di equità e di accoglienza che vede l’Italia tra i Paesi più all’avanguardia nelle politiche di inclusione.

Il corredo al Dm 182

In allegato al decreto, oltre ai quattro modelli, rispettivamente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, sono presenti: le linee guida di approfondimento per l’elaborazione dei Pei, il format per l’individuazione delle principali dimensioni interessate dal bisogno di supporto per l’alunno e delle condizioni di contesto scolastico, una tabella per l’individuazione dei fabbisogni di risorse professionali per il sostegno e l’assistenza (di base e specialistica).

Il Pei

Ma cosa è il Pei? A parte la definizione prettamente tecnica, possiamo definirlo la bussola che orienta il gruppo di lavoro per la costruzione del progetto di vita del disabile, ma, ancora meglio, lo strumento che aiuta a realizzare un ambiente di apprendimento per la promozione dello sviluppo delle facoltà dell’alunno con disabilità e il soddisfacimento dei bisogni educativi individuati.

Viene elaborato e approvato, entro il 31 di ottobre di ogni anno, dal Gruppo di lavoro operativo (Glo), a partire dalla scuola dell’infanzia, sulla base del “Profilo di funzionamento” (Pf), redatto dall’Unità di valutazione multidisciplinare (Uvm) individuata dalla Asl. Il Pf ha sostituito, ricomprendendoli, i due precedenti documenti cardine che erano la “Diagnosi funzionale”, redatta dagli operatori sanitari e il “Profilo dinamico funzionale” (Pdf) elaborato dal vecchio Glho. In continuità con il processo di digitalizzazione in corso, a breve, all’interno di una funzione Sidi, sarà anche prevista la compilazione telematica dei nuovi modelli Pei così da interagire con banche dati già a sistema. I nuovi modelli di Pei saranno universalmente adottati a decorrere dal 2021/22, al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di adeguare la progettazione educativo-didattica alle nuove norme sull’inclusione, pur in attesa dell’emanazione delle linee guida da parte del ministero della Salute necessarie all’elaborazione dei Profili di funzionamento.

Gruppo di lavoro operativo

Il punto nodale dell’ottica inclusiva italiana è rappresentato dal Glo, quale luogo specifico d’incontro e di confronto delle diverse componenti, scuola, famiglia, servizi sanitari ed enti locali, che si occupano dello studente con disabilità, e organo più specificatamente progettuale e di verifica del suo processo d’integrazione ed educativo.

La composizione del Glo è definita dal preside a inizio anno. Oltre al team di docenti, al Glo partecipano i genitori dell’alunno n disabile, le figure professionali specifiche, interne (ad esempio il referente per l’inclusione) ed esterne (l’assistente specialistico) alla scuola, che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità nonché, ai fini del necessario supporto, l’unità di valutazione multidisciplinare. Nel Glo è assicurata (ma non obbligatoria) la partecipazione attiva degli studenti con accertata condizione di disabilità in età evolutiva. Il dirigente scolastico può autorizzare, ove richiesto, la partecipazione, con valore consultivo e non decisionale, di un esperto indicato dalla famiglia.

Attribuzione ore di sostegno

Il nuovo modello di Pei indica, in modo chiaro e circostanziato, gli strumenti e gli ausili di supporto, gli obiettivi didattici, le modalità di verifica e di valutazione.

In aggiunta, il piano formula una proposta riguardo al numero di ore di sostegno alla classe e agli eventuali interventi per l’assistenza igienica, l’autonomia e la comunicazione.

In sintesi, le operazioni sono così delineate. Il Glo, a fine anno scolastico, dopo aver verificato il raggiungimento degli obiettivi del Pei, formalizza la proposta di sostegno didattico e delle altre misure di sostegno.

Entro il 30 di giugno, il dirigente scolastico, acquisita e valutata la proposta relativa al fabbisogno per ogni studente disabile, formula la richiesta complessiva d’istituto delle misure di sostegno che trasmetterà al competente ufficio scolastico regionale o proporrà all’ente territoriale per quanto riguarda l’assistenza di base e specialistica.

Informazioni dettagliate sulle misure introdotte dal decreto sono disponibili all’indirizzo
www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/index.html.