#EroiOgniGiorno

#EroiOgniGiorno: la campagna SMS per chi non vede e non sente

Vita del 10/03/2021

«Oggi veniamo considerati “eroi” per le innumerevoli difficoltà che siamo costretti ad affrontare, moltiplicate e amplificate dalla pandemia, ma preferiremmo non esserlo. Se sembriamo “eroi” ciò è dovuto ad una società che, proprio nel momento di maggior bisogno, si è mostrata sorda e cieca davanti alle nostre necessità. Non ci interessano le “medaglie”, ci piacerebbe semplicemente vivere una condizione paritaria, in un paese più inclusivo», dice Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche

«L’anno appena concluso è stato per tutti noi molto difficile, così come lo saranno i mesi che abbiamo davanti, soprattutto per i bambini sordociechi, le loro famiglie e gli educatori della Lega del Filo d’Oro che sono chiamati a superare il doppio isolamento e le difficoltà della pandemia. Tutti loro, oggi più che mai, sono #EroiOgniGiorno ed è fondamentale sostenerli in questa ennesima sfida. Per farlo basta un gesto semplicissimo, veloce, che arriverà dritto al loro cuore: un SMS al 45514 grazie al quale si potrà contribuire al completamento del nuovo Centro Nazionale di Osimo, la casa su misura per chi non vede e non sente»: con queste parole Neri Marcorè, testimonial e caro amico della Lega del Filo d’Oro dal 2014 è nuovamente accanto alla Fondazione per supportare la Campagna #EroiOgniGiorno.

L’attore ha infatti prestato la sua voce per il nuovo spot della campagna, che racconta quanto sia stata dura affrontare la pandemia per chi non vede e non sente, e quanto continui ad esserlo. Ogni giorno le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali affrontano un’impresa straordinaria: andare oltre il buio e oltre il silenzio. Ma l’impossibilità di comunicare con il tatto, a causa del distanziamento sociale, ha reso tutto ciò molto più difficile di quanto lo fosse già prima della pandemia: proprio per questo le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali sono stati “eroi” in ogni conquista, anche nei gesti più semplici della vita quotidiana. Insieme a Neri Marcoré, al fianco delle persone sordocieche, delle loro famiglie e degli operatori della Lega del Filo d’Oro ci sono tanti celebri personaggi del mondo dello spettacolo, come Michela Andreozzi, Alessia Barela, Francesca Ceci, Federica Corti, Nino Frassica, Irene Maiorino, Alberto Malachino, Antonio Milo, Lucia Ocone, Alessio Praticò e Vittoria Schisano. Tutti loro hanno scelto di abbracciare l’impegno della Fondazione attraverso i loro canali social.

La campagna #EroiOgniGiorno – a cui tutti possono contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al 45514 o sul sito eroiognigiorno.it  – punta a sostenere il completamento del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale di Osimo, che permetterà di rispondere alle richieste di supporto e assistenza specialistica delle famiglie delle persone sordocieche e supporterà il lavoro delle équipe interdisciplinari della Lega del Filo d’Oro nel realizzare piani educativi e percorsi riabilitativi personalizzati in grado di permettere ai tanti bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali di costruire, giorno dopo giorno, il loro contatto con il mondo esterno e di uscire dall’isolamento.

«Noi persone sordocieche per comunicare con il mondo esterno utilizziamo il tatto e sebbene alcuni tra noi vivano da soli, abbiamo comunque bisogno del sostegno di un operatore, di un interprete o di un assistente per compiere alcune azioni di vita quotidiana», spiega Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro. «Oggi veniamo considerati “eroi” per le innumerevoli difficoltà che siamo costretti ad affrontare, moltiplicate e amplificate dalla pandemia, ma preferiremmo non esserlo. Se sembriamo “eroi” ciò è dovuto ad una società che, proprio nel momento di maggior bisogno, si è mostrata sorda e cieca davanti alle nostre necessità. Non ci interessano le “medaglie”, ci piacerebbe semplicemente vivere una condizione paritaria, in un paese più inclusivo. Ne guadagneremmo tutti perché, come insegnava Bertold Brecht, “è beato quel paese che non ha bisogno di eroi”».