Rinnovo contratto, si parte: Brunetta convoca i sindacati. Sul piatto aumenti di stipendio da 107 euro

da OrizzonteScuola

Di redazione

Il Governo vuole accelerare sul rinnovo contrattuale della pubblica amministrazione e già domani, venerdì 12 marzo, il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha convocato un incontro con i sindacati per avviare i negoziati di rinnovo all’ARAN.

“Venerdì convocherò tutte le confederazioni sindacali rappresentative del pubblico impiego con l’obiettivo di avviare il negoziato in tempi brevi. È per noi il migliore segno di ripartenza. Un buon contratto è un investimento nella fiducia reciproca, nella stabilità e nel carattere innovativo delle relazioni di lavoro”, ha affermato Brunetta ieri, in occasione della firma a Palazzo Chigi del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.

Il Patto, come abbiamo riportato, individua la necessità di avviare una nuova stagione di relazioni sindacali, fondata su un confronto con le organizzazioni, e di portare a compimento i rinnovi contrattuali, ritenendoli un fondamentale investimento politico e sociale.

Uno dei punti fondamentali del patto è l’elemento perequativo: questo verrà salvaguardato e confluirà nella retribuzione fondamentale cessando di essere corrisposto quale elemento distinto della retribuzione, nonché si attuerà la revisione dei sistemi di classificazione, attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive nella legge di bilancio 2022.

Elemento perequativo: cos’è, come funziona e come incide su pensione e buonuscita

Per quanto riguarda l’aumento di stipendio, questo, è stato stimato, in media, in circa 107 euro per dipendente pubblico. Fondamentale per tutti i comparti, specialmente per la scuola, è capire come verranno distribuite le risorse destinate ai rinnovi contrattuali. Il criterio di ripartizione segnerà il tipo di aumento che ogni comparto dovrà ricevere.

Il nuovo contratto riuscirà a colmare almeno gli 8-10 punti percentuali di inflazione? Se lo chiede l’Anief, che pone l’accento anche su un’altra questione:”Oltre a un incremento degno di questo nome, a docenti e personale Ata deve essere riconosciuta un’indennità di rischio durante l’emergenza Covid, ancora di più dopo che anche l’Inail ha riconosciuto il Covid-19 come malattia invalidante nella scuola. È chiaro che poco più di 100 euro lordi sono un segnale da considerare come base per arrivare a una valorizzazione sostanziale, economica e lavorativa”.

PATTO DELL’INNOVAZIONE